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71 E se fosse costei stata a Crotone, quando Zeusi l'imagine far volse, che por dovea nel tempio di Iunone, e tante belle nude insieme accolse; e che, per una farne in perfezione, da chi una parte e da chi un'altra tolse: non avea da torre altra che costei; che tutte le bellezze erano in lei.

È l'avarizia della mamma, esclamò il cuginetto con galanteria. Devi avere de' bei piedini. Fatti sentire dal babbo, e fatti fare degli stivaletti coi bottoni, alti così. E le indicò come li portava la Fanny. Poi tornò a fissare, a guardare la Cammilla, con occhi esperti da conoscitore, immaginandola nell'amazzone attillata o colle spalle nude come la Fanny.

Davvero? disse Nancy. Davvero, disse Clarissa. E non c'è che un sarto al mondo: Paquin. Se non si è vestite da Paquin, tanto vale girar nude. Nancy sorrise. Sai, debbo pensare al mio Libro. E d'altronde, ci tengo poco alla toilette. Ah! disse Clarissa, ci tieni poco alla toilette? Sta bene. Sta bene. Fa a modo tuo.

Lo scialle scuro, quasi nero, nel quale si teneva avvolta, contrastava coi colori chiari dell'abito, collo splendore delle braccia nude e coi vaghi riflessi dei capelli biondi, mentre il piedino, chiuso in una scarpetta a strie d'oro ricamate, sbucava fuori, colla punta sottile, come un serpentello curioso che, nascosto sotto le vesti, spiasse lo svolgersi di quel peccato.

Ecco!... Essa lancia da ogni parte le sue Folgori di diamante, giovani, danzanti e nude, che corrono, per azzurre scale serpeggianti, all'assalto, all'assalto della Cattedrale nera!

Era lei.... E gli rientrò addosso l'agitazione della febbre, il respiro gli si fece affannoso, la gola secca. Poi vide delle larve di donna, nude, lascive; si contorcevano in mille modi sotto a' veli del cortinaggio, l'invitavano con le braccia aperte, con gli sguardi procaci....

Paolina, con le braccia nude fino al gomito, le mani gonfie, arrossate, la fronte velata da ciocche di capelli molli di sudore, non assomigliava più alla gentile signorina, che l'avvocato Zaeli chiamava suo dolce amore.

Era una stanza che metteva i brividi solo a vederla. Le muraglie erano quelle nude e annerite della prigione. Un gran tavolo coperto da un tappeto nero occupava quasi per intero lo spazio: un enorme crocifisso appeso alla parete pareva che guardasse fieramente gl'infelici che venivano tradotti l

Azzo Carbonera robusto e biondo uomo sui trentott'anni, aveva bella e ritta la persona, ardito aspetto, occhi splendenti, lunghi baffi, folta capigliatura. Cospiratore a vent'anni, e scoperto, la sola fuga lo avea salvato dalla forca: quanto duro gli era stato l'abbandono della sua cara Sondrio, della nativa Valtellina, delle Alpi sterili e nude, ma italiane! Valicato lo Spluga, s'era condotto attraverso le inospiti vallate grigione a Bellinzona, e di l

Ella non indossava più la veste di color pavonazzo, ma un'altra di seta nera, con la vita foggiata per modo da lasciar le spalle nude ed il sommo del petto, su cui scendeva un camicino di mussolina ugualmente nera, lieve impedimento agli occhi di un profano riguardante.