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Aggiornato: 17 giugno 2025


Ai piedi, nella valle quieta e verde, la chiesa e gli sparsi casolari di Cogne: dirimpetto, la mole del Gran Paradiso e le ghiacciaie della Tribolazione, a sinistra la scogliera color di rame della Nouva, a destra la Grivola curva e tagliente come una scimitarra, e dove la valle di Cogne scende in quella d’Aosta, laggiù nel fondo lontano, irradiante splendori, la vetta sovrana del Monte Bianco.

Più verso il thalweg, in direzione della separazione fra il ghiacciaio della Tribolazione e quello di Grand Croux, si allunga un'altra morena recentissima di forma regolarissima e caratteristica. =Ghiacciai di Grand Croux e di Money.= Questi due ghiacciai li riuniamo in un solo capitolo, perchè havvi assai confusione a loro riguardo nelle diverse carte.

E chi gli dimandasse: Perché ti conturbi? rispondarebbero: Perché aviamo ricevuta tribolazione, e quel poco del bene ch'io facevo mel pare quasi perdere, perché non el fo con quel cuore e con quello animo che io facevo, mi pare a me. Questo è per la tribolazione che io ho ricevuta, però che mi pareva piú adoperare, e piú pacificamente col cuore riposato, innanzi che ora.

L'anticlinale degli strati non passa per la massima elevazione del Gran Paradiso , ma più in basso per il Becco della Tribolazione , con un leggero ribaltamento verso sud-est, ciò che concorda col fatto della maggior inclinazione degli strati sul versante nord-est dell'ellissoide in confronto di quella degli strati sull'opposto versante nord-ovest .

I diversi punti rilevati sulla fine dell'agosto 1895 hanno così le seguenti coordinate piane ortogonali: Punto X Y Punto X Y Il punto 1 è la bocca orientale del ghiacciaio della Tribolazione.

Ogni cosa ha in reverenzia; tanto gli pesa la mano manca quanto la ricta, tanto la tribolazione quanto la consolazione, tanto la fame e la sete quanto el mangiare e il bere, tanto el freddo, el caldo e la nuditá quanto el vestimento, tanto la vita quanto la morte, tanto l'onore quanto el vitoperio e tanto l'affliczione quanto la recreazione.

Da brave! Da brave! Coraggio e mettiamo in pace il nostro cuore. E sopratutto, per qualunque tribolazione, non dobbiamo mai dimenticare l'adempimento scrupoloso di tutti i nostri doveri. Il Signore Iddio lo si serve in ogni modo, specialmente colle buone opere, e in ogni stato. Ma bisogna però aver l'animo tranquillo, e sopportare tutte le afflizioni che il cielo ci manda, con quella serenit

=Ghiacciaio della Tribolazione.= Questo, e per sviluppo e per dislivello, è il maggiore dei ghiacciai di Valnontey. Se si comprende nella sua superficie anche quella del ghiacciaio di Dzasset o della Gran Serra, il quale vi si unisce per la sua estremit

Del ghiacciaio della Tribolazione abbiamo pure preso una veduta panoramica addì 11 agosto da uno spuntone di roccia poco a sud dei casolari di Money, sul quale abbiamo posto l'indicazione a minio: S. F. 1895.

Nel mezzo della vita che la mia sventura volle che io tenessi, abbandonata, senza lumi di religione e di fede, finchè non piacque a Dio di ritrarmivi, l'avvenimento funesto non avrebbe a me stessa fatto meraviglia. Ma ahimè, ahimè!... Giunta a tal punto Angiolina non ebbe più forza di proseguire, chè un dirotto pianto ed opprimente singulto alquanto le impediva la parola: come fu per le cure dell'amiche un poco rimessa, Ahimè! proseguì, era segnato nel libro fatale del destino ch'io dovessi bere fino all'ultima goccia il calice delle amaritudini. Nel tempo della mia tribolazione, io desiderava almeno conoscere chi potesse essere il padre di quell'essere che avrebbe dovuto pur troppo con orrore risguardare la madre sua; io era determinata di rinunziare per sempre al conforto di sentirmi chiamar madre, perchè il figlio non dovesse arrossirne, perchè il mondo non stampasse su quella fronte innocente il suggello della esecrazione. Oh quanto era infelice, amiche mie, quanto ora lo sono ancor più! Ma come scoprire il padre del frutto delle mie viscere?... Cresceva intanto nel mio seno quell'essere infelice, e le mie compagne di turpitudini e l'infamissima maestra di esse volgevano in dileggi e le mie lacrime e la mia affezione. Finalmente il giorno da me desiderato e temuto giunse, ed io misi alla luce un vezzoso fanciullo. Chi può narrare ciò che provai in quell'istante? Non osava guardarlo, poichè il primo di lui sorriso esser doveva l'ultimo per la madre sventurata. Lo strinsi al mio seno. Dopo pochi momenti le infami braccia della padrona di quell'orribile albergo me lo strappavano fra le risa e gl'insulti delle mie compagne di ludibrio. Buon Dio! che può mai impedire ad una madre, sia pur le mille volte colpevole, di ritrovarsi un su questa terra col parto delle viscere sue? Formai un progetto e tosto l'eseguii: ah! io ben sapeva come quella infelice creatura andava ad essere confusa fra le mille e mille sventurate sue pari in un di quei luoghi ove la piet

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