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Aggiornato: 22 maggio 2025
E certo, se vivesse oggi Margutte, mi adoreria sí come adoro lui: massimamente s'egli mi vedesse pelare e rassettare a la moderna le donne, le matrone e le massare et utriusque sexus fine ai vecchi. Ma di che vi ridete? de' miei fatti? Ridiam pur tutti. Io riderò de' vostri. Ah! ca! ca! Quanti augei perdegiornata! Oh! co! co! co!
Un vivo rossore copriva le guancie di Maria. No: egli non poteva aver nulla indovinato, nulla compreso. Che concetto si sarebbe fatto di lei se avesse compreso, se avesse indovinato? Come l'avrebbe trovata temeraria, come l'avrebbe trovata ridicola!... No, s'egli non parlava di Lucilla, era soltanto perchè non poteva dirne tutto il bene che avrebbe voluto.... Forse Lucilla non lo amava abbastanza, non lo amava com'egli meritava... Ed egli meritava tanto amore, ed egli meritava tanta felicit
E ad evitare che egli si proponesse per compagno, gli domandai come avrebbe passato la giornata. Contava passarla teco, mi rispose indifferente; ma poichè tu vai in campagna.... Come potevo io non dirgli che venisse con noi? In un baleno pensai ogni mezzo per evitarlo non ve n'era alcuno. S'egli avesse proseguito a parlare, se avesse detto due sole parole di più... ma egli taceva. Lo invitai.
Era impossibile che egli non indovinasse lo sforzo con cui io gli faceva questo invito ma s'egli non dubitava di nulla, a che mai attribuirlo? Mi domandò se non sarebbe riuscito importuno gli risposi diamine, ma freddo. Eugenio comprese che la sua compagnia in quel giorno non era desiderata.
Dopo questo discorso, lo spirito di Sant'Aubert parve molto più tranquillo; ma, spossato dallo sforzo fatto, cadde nel sopore. Emilia continuò ad assisterlo ed a piangere vicino a lui, fino a che un lieve colpo battuto alla porta della camera la costrinse a rialzarsi. Voisin venivale a dire che dabbasso eravi un confessore del convento vicino, pronto ad assistere suo padre; ma essa non volle che lo si svegliasse, e fece pregare il sacerdote a non andarsene. Quando Sant'Aubert uscì dal suo sopore, tutti i suoi sensi erano confusi; e ci volle qualche tempo prima ch'ei riconoscesse Emilia. Allora mosse le labbra, le stese la mano, ed essa fu dolorosamente colpita dall'impressione di morte che osservava in tutti i suoi lineamenti. Dopo pochi minuti ricuperò la voce, ed Emilia gli domandò se desiderava vedere un confessore. Le rispose di sì, ed appena fu introdotto il reverendo padre, ella si ritirò. Restarono insieme circa mezz'ora: quindi fu richiamata Emilia, che trovò il padre più agitato, ed essa allora guardò il confessore con alquanto risentimento, come s'egli ne fosse stato la cagione. Il buon religioso la rimirò con dolcezza, e Sant'Aubert, con voce tremebonda, la pregò di unire le sue preghiere a quelle degli altri, e dimandò se il suo ospite non volesse associarvisi. Il buon vecchio ed Agnese arrivarono amendue piangendo, e s'inginocchiarono vicino al letto. Il reverendo padre, con voce maestosa, recitò lentamente le preci degli agonizzanti. Sant'Aubert, con volto sereno, si univa con fervore alla loro devozione; qualche lacrima sfuggivagli talvolta dalle socchiuse pupille, ed i singulti di Emilia interruppero spesso l'uffizio. Quando fu finito, e che venne amministrata l'estrema unzione, il religioso se n'andò. Sant'Aubert fe' segno a Voisin d'avvicinarsegli, gli porse la mano, e stette alcun tempo in silenzio. Alfine gli disse con voce fioca: «Mio buon amico, la nostra conoscenza fu breve, ma essa bastò per dimostrarmi il vostro buon cuore; io non dubito che voi non trasportiate tutta questa benevolenza su mia figlia: quando non sarò più, essa ne avr
Che s'egli, alla sua volta, non rispondeva a tuono alle domande di lei circa alla cuna del bimbo, al corredo, alla diversa disposizione da darsi al loro quartierino durante il periodo dell'allattamento, una nuvola le si stendeva sulla fronte, una lacrimetta le spuntava negli occhi, ed ella biascicava con voce dolente: Ecco, non gli vuoi bene.
La sua voce aveva il suono del gemito ferino, ma pure blandiente. La duchessa fu scossa dal modo onde il Lautrec pronunciò il di lei nome, e s'egli non avesse avuto il volto coperto si sarebbe assai confortata vedendolo; ma continuava il Lautrec: Se ti spaventa di dover morire, parla.
La fiamma scoppiettando la stilla avea bevuta. La fanciulla riprese: "Io l'amo! Io l'amo! Io l'amo! "Io morrò s'egli muore! Egli, povero e gramo, "Mi pagò più di tutti! Ei d'amor mi ha arricchita! "Gli altri mi dan dell'oro! Egli mi diè la vita! "Io lo voglio!... Dovessi dar fuoco alla borgata! "Io pretendo di vivere perchè mi sento amata! "Perchè voglio adorarlo, e coprirlo di baci!
E Nicla si scuoteva qualche volta, avvedendosi ch'ella e Gigi Barbano si perdevano a far disegni sul ritorno di Bruno, come s'egli avesse appartenuto a tutti e due, come non avessero dovuto mai più separarsi, come i loro cuori avessero dovuto battere all'unisono.
E se, aveva soggiunto la povera Fortunata, s'egli fosse diventato un altr'uomo, se avesse messo giudizio, se volesse esser davvero un buon marito e un buon padre.... intendi bene che non potrei lasciarlo. Se uno solo de' tuoi se si verificasse, rispose Gasparo sapendo di rischiar poco, sarei il primo a dirti: Rimani a Venezia.
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