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Che s'egli, alla sua volta, non rispondeva a tuono alle domande di lei circa alla cuna del bimbo, al corredo, alla diversa disposizione da darsi al loro quartierino durante il periodo dell'allattamento, una nuvola le si stendeva sulla fronte, una lacrimetta le spuntava negli occhi, ed ella biascicava con voce dolente: Ecco, non gli vuoi bene.

A lui, trepido di sua sorte in guerra spietata, l'ammiraglio avea richiesto sciolta di presente la Beatrice, giovanetta e bella figlia di Manfredi, ch'orfanella passò dalla cuna al carcere di Carlo, e ivi stette come sepolta. Scrivea il principe dunque, si rendesse immantinenti la donzella: e i Siciliani aggiugneano che se no, , sulla galea, in faccia a Napoli a lui mozzerebbero il capo.

Dello stesso Io non miro giammai cosa nessuna, o in terra, o in ciel, ov'io non veggia quella, ch'amor in sorte e mia benigna stella, da le fasce mi diero e da la cuna. Ogni nube m'assembra e sole e luna la mia donna gentil più d'altra bella; monte o valle non veggio, o poggio, ov'ella per lo mio ben non sia, ch'è nel mondo una.

Metilde non capiva niente di questi discorsi strampalati, e non aveva la forza di domandare spiegazioni. Pallida, affranta nel suo letto ornato di pizzi, volgeva lo sguardo alla cuna, ove riposava la bimba, e la contemplava con affettuosa compiacenza.

La tua cuna, la morbida coltricina ti aspettano invano stasera, ben mio; pure hai le mie ginocchia per letto, hai per guanciale il mio seno: il seno di una madre: puoi tu desiderar di meglio? Oh no? Tu poppa in pace. A me sola i guaj, a me la tempesta, a me l'inferno. O Signore! O Madonna santa!

Quello di Roberto Fenoglio non potea dirsi ancora una cosa, l'altra; era fresco di un'ora, ma era nato vigoroso come Ercole, di cui narra la favola che, stando in cuna, strozzasse colle sue poderose manine i serpenti. Il desiderio di piacere a quella bellissima donna, il rispetto che sentiva per lei, sebbene l'avesse conosciuta in così strana maniera, la stranezza medesima del caso che metteva, sto per dire, un pizzico di sale su quel negozio, gi

Deh! me avesse Dio dato per luce tenebre, per vita morte e per cuna sepultura allor che io del materno ventre uscii; da che, in quel punto che io nacqui, morir dovea la ventura mia. Oh sanza fin beato, fratello dulcissimo, se, come io credo, nella patria morto restasti! Or che farò io, meschina Santilla? ché cosí omai chiamar mi posso, e non piú Lidio. Femina sono, e conviemmi esser marito!

Margherita dormiva tranquilla, con la sua puppattola al fianco, con un braccio nudo piegato sotto la testa, in una positura simile a quella in cui egli l'aveva vista la prima volta. Accanto alla cuna della bimba c'era il letto della sua povera mamma, intatto, con le lenzuola rimboccate. Margherita chiamò Gaspare o Margherita. E la scosse dolcemente.

E a quest'altro punto la procella si scatena tremenda, e Ugo si percuote il petto, si rizza furiosissimo, immenso nell'amore e nell'odio. Imilda si spaventa, e più è spaventata, più subisce il fascino di lui. Ma sono padre!... Perché ho valicato il Chiusone?... Vedete quella cuna? Che c'è, che c'è, Dio mio, nel destino perchè la maledizione debba pesare su quella creatura? e su voi?

e mi chiedesti: È ver che nacque in una stalla, ed ebbe per cuna un po’ di paglia, e andò povero e solo per noi, nel mondo?...