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Aggiornato: 11 luglio 2025
Quando poi l'amico Pagani fece al Manzoni la poco piacevole sorpresa di dedicare a Vincenzo Monti, in nome del poeta, in modo alquanto infelice, il Carme per l'Imbonati, il Manzoni gli scrisse in termini abbastanza vivaci e risentiti. In quella lettera del 18 aprile 1806 che il signor Romussi ci ha fatta conoscere, son notevoli queste parole relative all'Astigiano: "Tu mi parli di Alfieri, la cui vita è una prova del suo pazzo orgoglioso furore per l'indipendenza, secondo il tuo modo di pensare, e secondo il mio un modello di pura, incontaminata, vera virtù di un uomo che sente la sua dignit
Tra le dodici e mezzo e la una venimmo svegliati dal fracasso che si fece a schiudere l'uscio. Entrarono, tra la sorpresa generale, l'avvocato Carlo Romussi e il professore Emilio Girardi, accompagnati dalla guardia carceraria che portava la lanterna fumosa. Romussi: Ho ottenuto il permesso di venirvi a trovare coll'amico Girardi. E giacchè ci siamo, vogliamo tenervi compagnia fino a domattina.
Turati aveva una pallida speranza di rimanere al Cellulare con la compagna della sua vita o di andare a Pallanza, dove la sua buona mamma avrebbe potuto andarlo a vedere di tanto in tanto senza fare un lungo viaggio. Romussi aveva paura di ritornare a Finalborgo, un luogo maledettamente umido, lontano da Milano, ove gli sarebbero ritornati i dolori artritici. Federici era considerato il fortunato dei fortunati. Lui aveva gi
Costantino Lazzari consolava i suoi ozii forzati nel silenzio, nella lettura, nel disegno. Taceva per delle ore, leggeva volumi ponderosi senza sbadigliare, rileggeva i Promessi Sposi con piacere, la Vita di Benvenuto Cellini direi quasi con entusiasmo e il Sant'Ambrogio di Romussi, superbamente illustrato, con ammirazione, e disegnava, disegnava sempre.
Lungo questo viaggio indimenticabile ci domandavamo di tanto in tanto l'un l'altro se eravamo vivi. Chiesi: Come stai, Fritz? Federici: Bene. Don Davide, dormite? Magari potessi dormire! Romussi, come ti senti? Maledettamente male. Non avrei mai creduto che il trasporto dei prigionieri fosse fatto in questo modo. Siamo trattati peggio delle bestie.
Girardi andò sul tavolato con un: dio cane! Seneci fece loro la raccomandazione del fazzoletto. Romussi ci raccontò che gli agenti erano andati al Secolo a perquisire la redazione, a far scomporre il giornale e ad arrestare tutti i redattori che vi si trovavano. Non vi hanno trovato che il direttore ed un redattore. Negli uffici vi erano parecchie persone, come l'Antongini e il Missori.
Era ilare, salutava gli amici e presentava i polsi al suo ammanettatore con la faccia illuminata dal sorriso. I carabinieri giovani che adempivano a questo servizio erano più spietati dei vecchi. Continuavano a dare dei giri anche quando si diceva loro che i polsi facevano sangue. Don Davide era conosciuto da tutti, ma lui, personalmente, non conosceva che l'avvocato Romussi, Valera e Zavattari.
Pensate qualche volta a questo povero diavolo che subisce l'ira della legge da ventotto anni per avere fatto scomparire dal mondo una donna infedele, una donna che tradiva il marito, un'adultera. Finalmarina, 24 settembre 1898. Carlo Romussi.
Venne sempre nella nostra camerata col cappello in testa e col linguaggio dell'uomo che vuole essere temuto e vuole essere considerato un domatore di dannati alla galera. Uscito il direttore dal corridoio, entrò nel cubicolo un pagliericcio di crine vegetale puntato, assolutamente insufficiente anche per un corpo mingherlino come quello di Romussi.
Mi giova qui intorno al Pagani riferire per intiero la nota che trovasi nell'importante volume del Romussi; "Giambattista Pagani fu condiscepolo di Manzoni nel Collegio dei Nobili (Longone) di Milano, e gli conservò sempre un'amicizia che molti anni di lontananza non riescirono nè a spegnere, nè ad indebolire. Fino ai loro ultimi giorni si scambiarono con schietta cordialit
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