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Andarmene così subito? domandò Emilio con insolente ironia. E puoi crederlo, Matilde? Non riconosco il tuo buon senso. Capisci che non sono giunto a questa riuscita senza aver vinto molte difficolt

Emilio ebbe una penosa contrazione nei lineamenti del volto e un maligno sguardo negli occhî. Tu dunque non hai di me nessuna stima? La fanciulla fece debolmente un atto di protesta. Tu dunque sai che non potresti avere per me neppure un briciolo di amore?... Tu vuoi che sia così, e te ne compiaci?...

Il nome non ci ha che fare. Ci ha che far moltissimo; e te lo dico io: è il nome di Emilio Lograve. Che che!... nemmeno per sogno. È inutile il negare; gi

Ne ho proprio bisogno. La sera Emilio fece la solita partita a scacchi col padrino. Alle nove Matilde andò a mettere a letto i bambini, e alle dieci il vecchio convalescente si ritirò nella sua camera per coricarsi.

Ma per allora, essendo in principio di spettacolo, non si vedevano che due cavalieri, nel palco della contessa Elena. Suo marito era in visita, e di quei due che vi ho accennati uno era il marchese Emilio Landi, che conosciamo per una sua lettera dai bagni di Lucca. In verit

Emilio con un sogghigno mefistofelico stringeva in pugno la chiave ricevuta da Battista, ed esclamava seco stesso: La tengo in pugno la mia vendetta, e il ripago di ogni mio tormento. Guardò l'orologio. Appena le undici e un quarto!... Come passa lento il tempo!... A mezzanotte fece un ghigno l'ora dei delitti... e degli spettri... A mezzanotte varcherò quella soglia!

Chi? domandò aspramente Emilio. Chi?... E i miei figli?... E mio padre? I tuoi figli?... Sono sangue suo; li odio al pari di lui. E mio padre?... Egli ti fu amorevole padrino, ti difese nell'infanzia... Emilio la interruppe. Ha fatto troppo poco, perchè io ora sacrifichi per lui quell'unica cosa che mi rimane cara al mondo, la mia vendetta, perchè io vada a farmi uccidere... Uccidere?... Ah no!

Non iscoraggiti da questo tiro birbone del tempo, al mattino del 4 gennaio 1888 ritentavano la prova, nella speranza che il Monte li volesse benignamente ricevere per augurargli il buon capo d'anno. Invece di Henry, questa volta colla comitiva Sella, partiva Emilio Rey.

Mi limiterò a dire che Parigi ha portato buona fortuna a Emilio Zola. Mai egli è stato così semplice, così spigliato, così efficace; mai ha mostrato meno di ora quell'impaccio, quella gravit

Mentre Battista espose la sua ambasciata, Emilio cacciò tre pallottole nel centro del bersaglio, l'una spingendo dentro l'altra. Corpo di Bacco! esclamò il servo meravigliato. Che sicurezza d'occhio e che fermezza di mano!