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Emilio Rey ebbe il vanto di accompagnare i più celebrati alpinisti dei Clubs Alpini europei, e questo torna ad onore del Club Italiano e delle sue guide di cui egli rialzò il prestigio. E la nostra Societ

Volle tornare a sobillar Emilio. Mi avete detto, ripigliò, a un tratto, alzando la testa, che il conte di Squirace dovea sposare la principessa? Sicuro, si diceva: egli, almeno, le avea fatto e le faceva, anche in tal momento, una corte molto assidua. Possibile! possibile! pensava Diana. Come tutto si spiegherebbe!

Il servo di Emilio, tornato a casa dopo averne eseguiti gli ordini, trovò il padrone steso per terra e che pareva morto.

Un interlocutore che avesse amato il frizzo come lo amava il vecchio Malatesti, avrebbe colta a volo l'occasione per dire che la moglie non gli ricambiava la cortesia. Ma il nostro Gino pensava a tutt'altro. Egli rivide in nube la lettera di Emilio Landi e fremette. Mi sarei dunque ingannato? pensò. Quella lettera sarebbe stata scritta... sotto la dettatura di lei?

Ieri, quando è giunto qui nel mio eremo d'Umbria il suo ultimo articolo, mi giungeva pure il Rome che Emilio Zola mi mandava da Parigi. Non è vero? Questo periodo è suo; Come lo Zola disse della letteratura francese: Sar

Emilio, che gi

In quel collegio si davano lezioni di scherma cui pochi degli allievi, e con poca buona voglia, seguitavano; Emilio fu ad esse assiduissimo e attentissimo. Piccolo, magro, sottile, ma vivacissimo, ratto, agile nelle mosse, con occhio acuto, pronto e giusto, egli divenne presto abilissimo schermitore, cui mancava la forza per durare a lungo, ma una destrezza impareggiabile dava una sicura superiorit

Sempre nel 1884, Emilio in giugno trovasi gi

Voi siete entrato qui nel parco anche stanotte... per compiervi qualche azione trista... poichè, alle intimazioni di Emilio, siete fuggito come un ladro e avete lasciato questo bottone, che manca al vostro uniforme.... Perchè stanotte siete entrato nel mio parco? Roberto taceva.

Fra quelli che gli mostravano maggior malevolenza e disprezzo era principale uno dei più grandi, robusto, coraggioso, bello e in ogni cosa distinto. Emilio l'odiava e lo invidiava accanitamente; aveva cercato di nuocergli, rivelando ai superiori qualche colpa disciplinare di lui, e il giovanetto se n'era vendicato a misura di carbone con famosi carpicci senza parsimonia.