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Era notte quando giunse al villaggio, e non avea coraggio di presentarsi alla mamma. Ma essa, che stava continuamente alle vedette, gli andò incontro, e quando vide il corpo del marito steso sui rami d'abete, cadde svenuta nelle braccia del figlio.

Il principe di Tebe, steso sur un canapè, contemplava, la volutt

«Come sono severi quegli occhi chiari!... come sono pieni di rimprovero! susurrava in un soffio. Si portò lentamente la mano destra alle labbra. «Gli ho steso la mano e l'ha toccata a pena!... non l'ha stretta!.. povera mano! La baciò e la lasciò andare inerte. Passò la notte nell'assopimento, rotto da delirio.

Scese il letto, si vestì in fretta, prese in fretta quel suo straccio di cappotto, uscì e andò nel vicolo vicino, a picchiare all'uscio di Santo. Questi, digerendo ancora la cotta presa la sera avanti, russava con i pugni chiusi, steso bell'e vestito sul pagliericcio. Aprì un occhio, si stirò con un sonoro sbadiglio, poi s'alzò e andò a tirare il paletto.

La voce di Marco era divenuta sinistra. Sono arrivato, di nuovo all'osteriuola: c'era sempre fuori la gran carrozza nera: l'ho aperta; vi ho riposto il cadaverino della bambina: l'ubriaco dormiva steso su una panca dell'osteria e russava... russava. Ne deve aver bevuto molto nella giornata.... Oh, disse il marchese, tu mi salvi.... Quanto ti dovrò... e tu sarai ricco....

E socchiudevo gli occhi fantasticando: A quest'ora starei steso su questo letto, freddo, inerte, forse sfigurato, e non vedrei, non udrei niente, e sarebbe calato il sipario su la commedia o tragedia della mia vita; tragedia piuttosto che commedia.... E sarei morto almeno facendo un atto di energia.... inutile, come tutto quel che ho tentato finora; mentre ora dovrò ricominciare da capo a trascinarmi simile a un fantasma in mezzo all'attivit

A te dunque, o giovinetta, che mi rivelasti il divino istinto del perdono; a te, che assumendo la missione dell'angelo, hai steso la mano al caduto per redimerlo dalla vergogna e dai rimorsi, io narrerò quella orribile istoria... No!... basta! interruppe Fidelia con un leggiero brivido di terrore la confessione non è obbligatoria.

Le stava vicina una tavola rotonda, sulla cui lastra marmorea era steso un drappo di tela di argento, e sul drappo uno scrigno gentilmente lavorato e sparso di gemme, con alcuni volumi legati in carte di cuoio cordovano ed ornati di bei fermagli d’argento dorato.

«Sta scritto: io ti ho steso la mano, e tu non mi hai badato; ti ho chiamato, e tu non mi hai risposto; tenesti a vile il mio consiglio, le mie rampogne sprezzasti; adesso rido su la tua morte, ed esulto se quello che temevi ti ha colto.»¹

Venendo di notte Filocrate a la posta a Lúcia e non vedendola, si pensa che una pignata, ove era steso un fassoletto, sia essa e non li voglia rispondere: onde se ne parte tutto pien di sdegno. Pilastrino, in questo, cercando Listagiro, si imbatte a veder tutto quello che fa Filocrate; ed apre piú la cosa e mostra che la cena si indugerá a l'altra sera per non aver trovato Listagiro.