United States or Cayman Islands ? Vote for the TOP Country of the Week !


Il suo costume peraltro era un distintivo esso stesso: giamberga, calzoni, scarpe più meno che usava l’alto ceto: costume per improvvisato appositamente da un sarto; la sola differenza, il nero imposto dal caso. La distinzione si estendeva anche al palco, addobbato con panni neri trinati d’oro, messo in iscena con vasi d’argento e servitori in livree di lutto.

Ma la porta della chiesa restava sbarrata, enorme, tutta di quercia, stellante di chiodi. I Mascalicesi la difendevano contro li urti e contro le scuri. Il santo d’argento, impassibile e bianco, oscillava nel folto della mischia, ancora sostenuto su le spalle dei quattro ercoli che sanguinavano tutti dalla testa ai piedi, non volendo cadere.

Delle vetture padronali, altre eran nuove, altre rifatte a nuovo. All’ultimo sole che andava a nascondersi dietro Monte Cuccio luccicavano, svariati e ricchi, gli stemmi d’argento. Cocchieri, lacchè, volantini pavoneggiavansi in abiti che l’uso voleva o supponeva usciti dalle mani dei sarti.

⁹¹ Nella Biblioteca reale di Parigi si trovano 6 specie di tali monete, tre d’argento e tre di rame. Le prime tre d’argento sono le seguenti: Un siclo che porta impresso un vaso con sopra un’Alef (prima lettera dell’alfabeto) adoperata certo come cifra significante anno della liberazione

Originale questo avviso del 26 marzo: «Si è perduta una borsa con monete d’argento, cinque once, un gigliato fiorentino, altro simile da tre, e un’ottava di doppia di Spagna. Chi l’avesse trovata, la porti al p.

Infine, cara Litzine, per togliere al prossimo i piccoli franchi d’argento il miglior espediente non è gi

L’almirante li accolse con dimostrazioni di giubilo; gradì i presenti, e li ricambiò, al solito, con piccoli campanelli di bronzo e perline di vetro. Quei naturali non portavano pezzi d’oro nativo sospesi alle nari; ma pezzi d’argento.

E non era egli un distintivo quello di mangiare in un servizio d’argento? di dormire sopra un materassino invece che sulla nuda jittena, giacitoio di pietra? di uscire dal Castello invece che dalla Vicaria? di portare agli occhi la benda di seta bianca invece che quella di cotone?

Voglio dormire in un lenzuol di luna come una principessa di leggenda; e della Lattea Via farmi una benda maravigliosa alla gran chioma bruna. .... Trame d’argento. Ragnatele d’astri. Silenzio. E tutto bianco, tutto bianco.... .... Ma poi la luna piegher

Vestiva essa un bianco abito serico, stretto alla vita con cintura d’argento ed un aureo fibbiale. Una sopraveste egualmente serica cilestrina con grandi maniche aperte dal gomito al polso, e sopravi bottoni e ricami d’oro, ne arricchivano l’ornamento. Oltrechè sul confine delle candide braccia le si avvincevano due smanigli con perle, che pure a un sol filo le pendevano dal collo. Un serto cesellato in argento le cingeva la bianca fronte, e le teneva raccolto il bel volume de’ suoi capelli, biondi che parevano fila d’oro, e a grandi ricci le cadevan sugli omeri. Il suo volto era bianco rosato. Gli occhi, Cino stesso cel dice, eran soavi e pien d’amore. Alta della persona, snella e dignitosa a un tempo nel portamento. Disegnandone le belle forme, potea dirsi che ritraessero di tutta la grazia greca. La sua voce financo, troppo esile, troppo grave, le usciva con un suono dolce e melodioso da farsi udir per incanto. Cotali pregi si piacevano d’ammirare l’invitati alla festa nella nobile figlia del Vergiolesi; quando li scudieri vennero annunziando le une poco dopo le altre, co’ lor cavalieri consorti e famiglie, madonna Oretta de’ Panciatichi; Imelda e Viola di messer Rinieri de’ Cancellieri di parte Bianca; monna Alagia degli Uberti; donna Fiore de’ Gualfreducci; donna Ghisola de’ Lazzari; monna Bice de’ Muli; Dialta de’ Tedici; Finamore de’ Sodogi; Lieta de’ Reali; donna Porzia de’ Rossi; donna Lauretta di Laute de’ Sinibuldi, l’amica intima di Selvaggia, e le donzelle cugine sue Vergiolesi, Lamandina, Guidinga, Matelda, Albachiara e Argenta. Queste con alcune altre, quasi che tutte della classe de’ maggiorenti, per avvenenza, per ricche vesti e per sfoggio di gemme d’ogni maniera, facevano bella mostra: sfoggio gi