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²⁵¹ Quando alcuni anni fa, il 4 Settembre 1899, il Cardinal Celesia volle recarsi al Santuario della Patrona di Palermo, la portantina venne apprestata dalle nobili suore del Monastero di S. Caterina. Vedi Sicilia Cattolica, 5 Settembre, 1899. Nella portantina comune o da nolo l’ornamento mancava del tutto. Lo scintillio delle dorature cedeva al nero della pelle rasa.

Vestiva essa un bianco abito serico, stretto alla vita con cintura d’argento ed un aureo fibbiale. Una sopraveste egualmente serica cilestrina con grandi maniche aperte dal gomito al polso, e sopravi bottoni e ricami d’oro, ne arricchivano l’ornamento. Oltrechè sul confine delle candide braccia le si avvincevano due smanigli con perle, che pure a un sol filo le pendevano dal collo. Un serto cesellato in argento le cingeva la bianca fronte, e le teneva raccolto il bel volume de’ suoi capelli, biondi che parevano fila d’oro, e a grandi ricci le cadevan sugli omeri. Il suo volto era bianco rosato. Gli occhi, Cino stesso cel dice, eran soavi e pien d’amore. Alta della persona, snella e dignitosa a un tempo nel portamento. Disegnandone le belle forme, potea dirsi che ritraessero di tutta la grazia greca. La sua voce financo, troppo esile, troppo grave, le usciva con un suono dolce e melodioso da farsi udir per incanto. Cotali pregi si piacevano d’ammirare l’invitati alla festa nella nobile figlia del Vergiolesi; quando li scudieri vennero annunziando le une poco dopo le altre, co’ lor cavalieri consorti e famiglie, madonna Oretta de’ Panciatichi; Imelda e Viola di messer Rinieri de’ Cancellieri di parte Bianca; monna Alagia degli Uberti; donna Fiore de’ Gualfreducci; donna Ghisola de’ Lazzari; monna Bice de’ Muli; Dialta de’ Tedici; Finamore de’ Sodogi; Lieta de’ Reali; donna Porzia de’ Rossi; donna Lauretta di Laute de’ Sinibuldi, l’amica intima di Selvaggia, e le donzelle cugine sue Vergiolesi, Lamandina, Guidinga, Matelda, Albachiara e Argenta. Queste con alcune altre, quasi che tutte della classe de’ maggiorenti, per avvenenza, per ricche vesti e per sfoggio di gemme d’ogni maniera, facevano bella mostra: sfoggio gi