United States or Heard Island and McDonald Islands ? Vote for the TOP Country of the Week !


Mentre mia madre, inginocchiata sul gradino sporgente dalla base pregava in gran raccoglimento, io, rimasto in piedi dietro a lei, mi sentivo invadere da un tormentoso senso di invidia per Colei che dormiva sotterra il sonno da cui nessuno si desta. Non riuscivo a immaginarmela disfatta, ridotta orrido scheletro, irriconoscibile.

Non riuscivo, veramente, a concepire la mia vita senza Giuliana. Io amavo quella povera creatura anche nella sua impurit

A Nizza avevamo provato, in maneggio; ma sai, non vi riuscivo bene. Ho paura di non esser molto coraggiosa.... Oppure non sapevano insegnarmi. Ma ora, m'insegnerai tu, nevvero? Io? disse impetuosamente, quasi spaventato, Drollino. Tu, .... rispose Milla ridendo cominciando da oggi. Ho la sella e tutto l'occorrente. Va a far sellare Calif, e aspettami in maneggio.

Quasi fievole suono di voce che arrivava da lontano, dal confine dell'ignota regione dove ogni esistenza va a perdersi.... E subito un travolger di occhi, un impietrarsi delle pupille, un lieve sussulto.... e poi nient'altro! Il doppio gran sacrificio, della madre e della creatura, era compiuto! E non potevo piangere! Non potevo urlare! Non riuscivo a sfogarmi in nessuna maniera!

«A casa, ci tornammo noi. Poichè non riuscivo a sbarazzarmi di colui, non valeva la pena di andar girando per il mondo. Io non amavo quella vita instabile, pensavo alla tranquillit

Udii un grido soffocato... Poi mi fu scagliata una pietra, che mandò in frantumi la lanterna, e mi spezzò questo dito.... Cascai giù privo di sensi... La mattina mi ritrovai affranto dal dolore della mano, stecchito dal freddo, steso sul nudo pavimento di un androne, e ne uscii a fatica, strascicandomi... Mi accorsi che i furfanti mi avevano trasportato, mentre io ero fuori di me, all'entrata di un altro androne... In quel momento mi era impossibile di mettermi a verificare... Alcuni giorni dopo, quando vi tornai, non riuscivo a orientarmi... Mi ricordavo che ero entrato la notte dalle così dette Coriaccie, ma non mi ricordavo quante svolte avevo fatto, quanti passi avevo mosso, prima di fermarmi... Gli androni sono lunghi... tortuosi... uno dentro l'altro, con ramificazioni, ripostigli, terrazze aperte... un vero laberinto...

A questo proposito, voglio accennare ad una strana usanza del Lazio. Una sera udii sulla piazza un rumore curioso ed assordante, prodotto da ogni sorta di strumenti che io però non riuscivo a definire; uscii e vidi tutti i ragazzi di Genazzano riuniti innanzi ad una casa, intenti a darvi una specie di concerto. Mai, neppure nelle universit

Pensavo qualche volta alle persone saggie che in ogni circostanza della vita si tracciano una linea di condotta; per parte mia non riuscivo nemmeno a capire che cosa possa essere una linea di condotta. Volevo fare ciò che è bene e compiere il mio dovere sempre, ma quale era in quel momento il bene e quale il mio dovere? La mia coscienza era troppo vicina al mio cuore forse, e non mi trovavo altri consiglieri accanto. Nel caos di queste idee una sola emergeva chiara e sicura: la necessit

In quell'istante, mentr'ero curvo su di Lidia e le mie labbra toccavan quasi la ricca massa de' suoi capelli, mi passò innanzi agli occhi rapidissima una visione informe e tronca di quelle donne che avevo incontrate al ballo; parevano riunite in gruppo e perciò non riuscivo a distinguer l'una dall'altra, ma vedevo capelli bruni, occhi neri, busti scollati e ritti; serrai le palpebre e la visione passò.

Mi pareva ch'era di domenica, e attraversavo il paese per andare alla parrocchia a sentir la messa cantata. Per le strade non c'era un'anima: però sentivo un bisbigliare confuso, senza potermi capacitare di dove venisse. Guardai a destra, guardai a sinistra, guardai in aria, nulla! E quel bisbigliare seguitava non solo, ma cresceva dietro di me via via che andavo avanti. Allora presa dal terrore affrettavo il passo tanto che finivo con mettermi a correre. Arrivavo nella piazza proprio trafelata. La porta grande della parrocchia era parata a nero, si sentiva un salmodiare, che, senza sapermene spiegare il perchè mi faceva drizzare i capelli sulla fronte. Guardo a destra.... e che vedo? una cosa orribile! giù in fondo alla strada un gruppo di gente che mi mostravano a dito: però erano impalati ne' loro vestiti neri, avevano le facce color di cera, gli occhi spenti... Son morti, pensai con raccapriccio.... Guardo a sinistra, altri morti; ma quelli ridevano piegati in due con le mani sulle ginocchia; guardo nel vicolo accanto alla casa degl'Inchilli, morti che mi facevano segno d'avvicinarmi. Mi volto per ritornare indietro, ma altri morti sbucavano dalle strade laterali e venivano verso di me guardandosi e consultandosi. Allora quasi pazza di terrore, corro per rifugiarmi in chiesa. Ed eccoti che per quanto corressi non riuscivo a fare che un brevissimo tratto di strada: e i morti crescevano, crescevano d'ogni lato: tutta la strada n'era piena zeppa... gi