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Il desiderio del Marchese è stato esaudito, poichè Pasquale Villari, professore di storia a Pisa, ha pubblicato un'opera pregevolissima, «La storia di Girolamo Savonarola ed i suoi tempi». La campagna dei volontari intorno Roma. La campagna dei volontari intorno Roma. Nell'autunno 1866 l'Italia era in preda ad un eccitamento eguale a quello dell'anno 1859.

Ma quest'impeto di poesia, d'amore e di sacrificio, non era punto condiviso dalla signora Laner. Evelina, anzi, stimava giunto il momento di aprir gli occhi, d'imporsi al marito, di ritornarsene a Crodarossa. Avrebbe scritto alle zie che la visita rimandata nell'estate, essi la facevano adesso, nell'autunno. Ci sarebbe stato un po' di fresco lassù..., ma poco male.

Il larice, che offre un aspetto così ridente nell'estate coi suoi aghi verde-smeraldo, così strano nell'autunno col fogliame tutto color d'arancio, così triste nell'inverno quando i suoi sottili rami sono tutti nudi, si compiace di un clima piuttosto secco e sereno, soffrendo molto meno dai freddi venti, dalle nevi invernali o dalla povert

Ed infatti nell'estate e nell'autunno, quando usciva al mattino, erano le sei; quando tornava a pranzo, le due pomeridiane; quando di nuovo sortiva, le quattro; quando rientrava, le otto; e nell'inverno e primavera egli usciva alle sette, ritornava alla una, ed uscendo fino alle sei, a quest'ora si rintanava.

Nell'autunno 1866 si sentì profetizzare che conseguenza di quegli avvenimenti doveva essere necessariamente la caduta del potere temporale dei Papi. Si avvicinava il momento in cui doveva cessare, secondo la convenzione del 15 settembre 1864, l'occupazione francese di Roma.

Tutto questo accadeva nell'autunno del 1859. Ai primi di novembre Vincenzo, che aveva appena compiti i tredici anni, partì da Santhi

Agosto, settembre e ottobre, passarono come in un sogno delizioso. Oh, le belle passeggiate ne' dintorni! le scorpacciate di more sotto al grand'albero, con la faccia e le mani impiastricciate di rosso, facendo a rubarsi le più grosse, e le più mature! Oh, le belle sere passate al lume di luna nell'aia, sdraiati sulla paglia, a sentire l'allegre canzoni de' contadini, accompagnate dallo scaccia pensieri; o i cori stupendamente intonati con quelle cadenze larghe e malinconiche che fan vibrare le parti più riposte del cuore! E la raccolta delle frutta nell'autunno, e la vendemmia con i balli nel prato al suono dello zufolo accompagnato dall'accordo delle voci dopo la tramuta! che lo studente, ritornato a Palermo, alzava la faccia spesso dal libro, e con l'anima inondata di mesta tenerezza, restava assorto in que' ricordi, fra' quali si moveva la figura della cugina col visino bianco tanto simpatico, e gli occhioni bruni e le grosse trecce nere che soleva portare sulle spalle. E or la vedeva seduta in casa, curva sul suo lavoro d'ago o di ricamo; or in mezzo a' campi per la viottola costeggiata di siepi di sambuco, con una rosa fra' capelli; or seduta nell'aia col bel viso illuminato in pieno dalla luna; or sotto al gelso, a rizzarsi sulla punta de' piedini, e stender la mano per cogliere una grossa mora: la manica del vestito scivolando, lasciava a nudo un braccio bianco come neve: oh, quella manica caramente indiscreta! Allora , aveva un bel rileggere il periodo, fare tutti i suoi sforzi per carpirne il senso; dopo due o tre parole la mente ricorreva dietro a quel caro fantasma. Pensava con un dolce trasalimento che una volta in cui lei gli mostrava certi cardellini che un contadinetto le aveva portati la mattina stessa, le loro mani s'erano incontrate nel carezzarli, ed essa s'era fatta rossa rossa: ricordava anche com'era vestita quel giorno.... d'una veste di mussola azzurro cupo, con delle mostre di tela color caffè crudo, aveva sul capo, e annodato sotto il mento, un fazzoletto di seta bianca: pensava che l'ultima volta ch'egli lasciò la villa, nell'accomiatarsi, aveva tenuto a lungo fra le sue la mano che la fanciulla gli abbandonava, e s'erano guardati a lungo negli occhi: quel suo sguardo l'aveva accompagnato come una carezza nel montare a cavallo, nel voltarsi indietro a salutar per l'ultima volta l

Ma fedele alla propria missione, Garibaldi ritentava nell'autunno susseguente l'impresa di Aspromonte, a ciò incuorato e impedito secretamente dal Rattazzi, che nell'audace profondit

Le quattro o cinque rappresentazioni che si diedero del Sampiero al vecchio teatro Re nell'autunno del 1846, furono altrettanti successi. Il pubblico accorse in massa e applaudì con entusiasmo.