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Scusi, cominciò serio Damiano, del modo forse sconveniente, con che noi.... Manco male, pensò don Aquilino, costui pare un po' più umano dall'altro compare; e rispose, pigliando fiato: Veramente il modo è per lo meno... strano; e, davvero, non so come...

Era un giovinotto di volgare aspetto, con un giubbetto bigio e un berrettino di panno bianco orlato di rosso, somigliante a quello che portano i soldati. Mille pensieri a un punto s'urtarono nel cervello di don Aquilino: al vedere colui, s'imaginò che veramente fosse un soldato; avrebbe giurato che gli luccicasse in mano un pajo di manette.

Affondando il vostro sguardo nei banchi dell'estrema sinistra, tra Saffi e Miceli un altro dei mille di Marsala voi siete colpiti dall'espressione singolare di una testa giallognola, a capelli neri, agli occhi fiammanti. Quegli è Bertani. Al naso aquilino, alla figura fina, acuta, tagliata a lama di spada, al fronte alto, ondulato da piccole rughe, come il mare qualche minuti avanti la tempesta, agli occhi viperini e concentrati, voi indovinate l'uragano eterno, come quello dei mari polari, che rugge nel suo petto, che si ammoncella nel suo cervello. La sua tinta biliosa denuncia le sue forti passioni; il suo sguardo fisso e magnetico domina e fa paura. Voi conoscete la parte immensa che ha rappresentata Bertani in tutta l'epopea garibaldina. Egli fu all'altezza di questa parte; ha viste larghe e lontane avvegnachè meno radicali, che le si potriano per avventura supporre. Parla bene, mira giusto, colpisce a morte, non perde mai la staffa il contegno. Asperge di acido solforico, e par gittare foglie di rose ed acqua lustrale! Fu Bertani che tirò dalle viscere d'Italia quell'esercito meridionale che si mostrò, conquise due regni, e disparve come un fantasma armata fantastica, armata da poema! È Bertani che la prepara di nuovo con i Comitati di Provvedimento, e la creer

La razza abissinese è bella, il tipo lanciato, snello, elegante. La tinta varia dall'olivastro al marrone, più chiara verso la costa e sempre più cupa nelle province dell'interno. L'uomo è piuttosto alto, non secco pingue, ma muscoloso, raramente ha barba, l'occhio vivo, i denti bellissimi, il naso spesso leggermente aquilino, sempre, come le labbra, regolare. Le donne hanno tutte le belle qualit

Il suo sguardo imperioso andava d'accordo con la linea orgogliosa e nobilesca di un naso aquilino. Era un naso ben piantato, la cui radice spianava armoniosamente l'arco delle sopracciglia, un naso forte, dalle nari colorite ma senza fremiti.

Era senza dubbio uno dei più belli uomini che avesse mai visti: alto, forte, agile, con le guance incorniciate dalla barba d'un biondo di seta, i capelli castani un poco diradati sulla fronte che pareva pertanto più ampia, la carnagione bianca, anzi pallida e quasi macerata come quella dei discendenti di razze elettissime, gli occhi azzurri e profondi sotto i puri archi delle sopracciglia, il naso aquilino dalle narici nervose, l'abito elegante, il portamento veramente principesco.

Le son proprio obbligato, cominciò colui che aveva comandata la cena, della sua condiscendenza, don Aquilino. Eh! eh! non dica tanto, mio caro signore. Il prete che, sospinto un po' dalla paura, un po' dalla gola, non aveva saputo resistere all'invito del signor Omobono e del Rosso, cameriere dell'Illustrissimo, era veramente quel disgraziato di don Aquilino.

Don Aquilino era come seduto su' carboni ardenti; tentennava sullo scannetto, voleva e non voleva confessare; e poi, a dir vero, non aveva forse saputo capir giusto ciò che mulinassero que' due scellerati, come lo seppe Damiano. Cominciò a batter le palpebre, a torcer la bocca, con un sibilìo confuso; cosicchè Damiano perdè la poca pazienza a stento serbata fino allora.

Il re era questa volta più animato del solito e ne potemmo distinguere tutti i lineamenti; la testa pettinata a trecce in cui è conficcato uno spillone d'argento; pochi baffi corti e poca barba sotto il mento, fronte molto fuggente, occhio penetrante, naso leggermente aquilino, sorriso benevolo, ma serio; zigomi assai pronunciati; in complesso i tratti piuttosto caratteristici e fisonomia cordiale, ma severa; ha 44 anni ed apparentemente tanti ne mostra.

Così, poichè ebbe scarico il cuore di quel gran peso, a don Aquilino parve di tornare in vita; e nel suo segreto fece voto di non lasciarsi tirar mai più in nessuna briga, nemmeno colla più santa delle intenzioni; perchè pensava io non posso far mai niente di bene; e non ho mai da trovarlo il santo che mi aiuti.