United States or Uzbekistan ? Vote for the TOP Country of the Week !


Finamente poi osserva come anticamente i soldati acquistavano diritto a farsi una treccia per ogni nemico ucciso o fatto prigione, e dieci fatti simili permettevano di fare a trecce tutta la testa e vede nell'attuale uso abissinese una tradizione di questo costume.

Il soldato abissinese ha un modo curiosissimo di battersi: al momento della mischia si sbarazza generalmente di tutto quanto porta con , spesso anche del fucile, preferendo l'arma bianca: colla spada al fianco, una o due lance nella destra e lo scudo nella sinistra, difendendosi con questo, quasi strisciando e passando da una pietra all'altra, da un albero all'altro, facendo difesa al proprio corpo di tutto quanto incontra, si porta fino a venti o venticinque metri dal nemico.

In fatto d'agricoltura credo che il suolo abissinese sarebbe capace di qualunque produzione, se il popolo non fosse indifferente a tutto quello che è non strettamente necessario per vivere, il grano, e non stimasse un avvilimento il coltivare la terra.

La regina di Saba, sovrana di quelle contrade, che per legge pare fossero sempre governate da donne, spinta dal desiderio di vedere l'impiego che si faceva dei tesori e delle ricchezze che si esportavano dal suo regno, volle visitare il Principe che le impiegava. Questa regina, secondo gli arabi si chiamava Belkis, secondo gli Abissinesi Maqueda: non si sa bene qual religione avesse, ma la cronaca abissinese la farebbe pagana prima del viaggio, e le fa abbracciare il giudaismo in ammirazione delle massime di Salomone. Lo sfarzo della Corte e la profondit

Secondo il rito abissinese v'ha un battesimo pei neonati e un matrimonio per chi vuole regolarmente crearne. Battezzando, il prete passa al collo del bambino un cordone tricolore in segno della Trinit

Quel che fa un abissinese lo sapremo fare anche noi, gridiamo: i nostri spiriti si sono rianimati, in due minuti siamo pronti, e ajutati da due indigeni che gridano e battono l'acqua con un bastone per allontanare i coccodrilli, coll'acqua fino alla gola e facendo ogni sforzo per vincere la corrente, raggiungiamo l'opposta sponda.

Il vecchio Desta, un abissinese nostro servo fin dai primi giorni che giungemmo a Massaua, un bel tipo originale, sempre disposto allo scherzo e pazzo per portare un fucile, cammina alla testa della carovana e ci racconta le sue prodezze nell'ultima guerra, pretendendo aver fatto saltare la testa a quattro soldati egiziani, portando, nel dirlo, l'indice alla bocca poi al traverso della gola, quasi aggiungendo di fare che l'eco non si ripercuota, per non averne tagliata la testa; ma giunti al preteso confine abissinese, fece quattro capriole di gioia, gridò forte le sue prodezze e fece un'invocazione alla sua patria, al suo re, alla libert

Io ritengo il carattere abissinese incapace di adattarsi a qualsiasi civilt

Un saluto da qui all'Abissinia, chè questo è l'ultimo villaggio prettamente abissinese che incontriamo: da qui innanzi entriamo nei territori degli Sciohos, le tribù indipendenti che ci dipingono come ladre, alle quali però aspetto di accollare questo epiteto, per accertarmi se realmente se lo meritano.

Alla sera sorge un vento freddo che fa scendere il termometro a 10°, e la notte è pure fredda e umidissima. Tracce della rivoluzione. Visita al villaggio di Asmara. La chiesa. Cambio dei buoi. Sistema di fare il pane. Godofelassi. Un compagno ammalato. Arrivo del corriere reale. Lettera di re Giovanni. Guda-Guddi. Il campo di battaglia. Il soldato abissinese. Un accampamento della carovana.