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Ora la mia finestra dava sul giardino del presbiterio; un giardino ampio e solcato, sparso da viali di varia larghezza che si intersecavano ad angoli retti, dando altrettanti confini alle aiuole. In quegli angoli sorgevano, sovrapposti a rozze basi di mattoni dei vasi di limoni di straordinario rigoglio, le cui foglie si distinguevano, pel luccichio, in mezzo a tutte le altre. Le viti sorrette da lunghi pali, erravano in tutte le direzioni, qui formando delle vie coperte sotto cui intravedevo panche e tavole di pietra scura, l

Eravamo nel patio detto de los Arrayanes (dei mirti), che è il più vasto dell'edifizio, e presenta insieme l'aspetto d'una sala, d'un cortile e d'un giardino. Una gran vasca di forma rettangolare, piena d'acqua, cinta d'una siepe di mirto, si stende da un lato all'altro del patio, e riflette come uno specchio gli archi, gli arabeschi e le iscrizioni dei muri. A destra dell'entrata si stendono due ordini sovrapposti d'archi moreschi, sostenuti da leggiere colonne; e dal lato opposto del cortile s'alza una torre, con una porta, per la quale si vedono le interne sale semioscure e le finestrine binate, e di l

Nondimeno un altro richiamo e addicevole ai tempi che corrono d’imprese artistiche-industriali, vi richiama ad ammirare ne’ suoi dintorni i viadotti maravigliosi di questa strada, i quali con romano ardimento s’innalzan giganti, sovrapposti archi sovr’archi, e abbracciano e collegano diverse sue valli. Questa via appennina che, da Bologna a Pistoia, in uno spazio di chilometri 98, per 46 gallerie trafora le montagne, e congiunge brevemente l’Adriatico al Mediterraneo; dalla pianura del Pistoiese porge per vero un sorprendente spettacolo; tale, che le antiche et

A stento, la suora e Adele riuscirono a riadagiarla, a farle posare il capo su i guanciali sovrapposti. Si calmò, rinchiuse gli occhi. Ma dopo un momento di silenzio, tornò a parlare, a frasi tronche, con voce gemebonda, come un lamento. «Mi disprezza!... mi crede volgare!... Parve esaurita; respirava con affanno; pareva assopita. Una nuova ventata impetuosa la scosse ancora.

Questa sala non sembra più opera umana: è tutta un prodigioso intreccio di ricami in forma di ghirlande, di rosoni, di rami, di foglie, che copron vòlta, archi, pareti, da ogni parte e in ogni senso, fitti, attorcigliati, reticolati, sovrapposti gli uni agli altri, e pure meravigliosamente distinti fra loro, e combinati in maniera che si presentano allo sguardo tutti insieme e tutt'a un tratto, ed offrono un aspetto di magnificenza che sbalordisce e di grazia che incanta.

Sulle rocche di cammino, in fatti, di tutte le case antiche, s'alzano dei tubi curvi o diritti, sovrapposti di traverso gli uni agli altri, incrociati e ricrociati in forma di braccia aperte, di forche, di corna smisurate, di atteggiamenti impossibili, da far pensare che abbiano un significato, che sian come un richiamo misterioso da casa a casa, e che di notte si debbano muovere con uno scopo.

La Cresta dell'Argentera, stante la sua estrema ripidezza, non contiene nevati proporzionati alla sua altezza. La carta Sarda ne segna due grandi, sovrapposti sul lato ovest; ma veramente non se ne trovano ivi che pochi di minore estensione; il più grande ha forse 2500 m., dietro il vallone dell'Argentera, sul cui lato nord osservai anche qualche stretto e ripidissimo canalone di neve. Più scarsa ancora è la quantit

I più grossi paesi di Tremezzo e di Cadenabbia eran immediatamente sotto i piedi, coi loro alberghi, coi loro tetti accostati e sovrapposti, congiunti da una sottile collana di ville incastonate nei verdi giardini, tra cui, sopra un minuscolo promontorio, il Castelletto colla sua brutta torretta dipinta,

Alle 9 ripartimmo: la bellicosa frase d'obbligo «attaccammo le roccie» non è qui del caso, tanto comoda, elementare è sin da principio la salita, su per un caratteristico canalone a scaglioni simmetricamente sovrapposti, di buona e solida roccia, su pei quali è rapido il progredire: alla sommit

Si voltò severamente alla Margherita e le domandò: «Dov'è il nonnocoll'accento che deve aver avuto il signore domandando a Caino: «Dov'è AbeleNumero trentanove, rispose tranquillamente la donna; ed accennò ai numeri sovrapposti ai letti. È in letto? domandò Carlo stupito. Sicuro; dove vuoi che sia? Allora non l'hanno fatto guarire, avete detto la bugia, ribattè il bimbo più severo che mai.