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Vado al villaggio, che è tutto bruciato e solo resta qualche misero avanzo di capanne costrutte con fango e paglia, abitato da povera gente avvilita e macilenta. Sulla vetta dell'altura è la chiesa che ottengo permesso di visitare. Per una porticina si entra in un recinto circolare che serve da cimitero, e al centro sorge la chiesa rettangolare, bassa, col tetto piatto, molto rozzamente costrutta con legni e pietre: sul davanti un corpo più stretto forma quasi un peristilo murato negli intercolonnii e racchiudente una piccola camera le cui pareti dipinte con arte assai primitiva, rappresentano episodii di storia sacra, fra cui spicca la Vergine e san Giorgio. Da questo si passa nel grande ambiente diviso da grossi pilastri in tre navate, delle quali parte della centrale è chiusa da muri e riservata alle funzioni religiose; il resto pel pubblico. Qualche messale, semplici leggii in ferro, rozzi tamburi, stavano ammucchiati in un angolo. La luce non entra che dalla porta e da alcuni buchi praticati nei muri. Fuori della chiesa ad una trave sostenuta da due tronchi, pendono legate con strisce di pelle da bue tre pietre oblunghe: sono le campane, che percosse con altra pietra producono tre suoni differenti ed acuti. È molto interessante questa costruzione per la sua originalit

Eravamo nel patio detto de los Arrayanes (dei mirti), che è il più vasto dell'edifizio, e presenta insieme l'aspetto d'una sala, d'un cortile e d'un giardino. Una gran vasca di forma rettangolare, piena d'acqua, cinta d'una siepe di mirto, si stende da un lato all'altro del patio, e riflette come uno specchio gli archi, gli arabeschi e le iscrizioni dei muri. A destra dell'entrata si stendono due ordini sovrapposti d'archi moreschi, sostenuti da leggiere colonne; e dal lato opposto del cortile s'alza una torre, con una porta, per la quale si vedono le interne sale semioscure e le finestrine binate, e di l

Martedì 13 ci rechiamo a visitare la chiesa, interessante perchè sorge entro una costruzione antica portoghese, rettangolare, merlata, con torri agli angoli, aperture ad arco ed internamente divisa in specie di corridoi a volta. Il tutto però in rovina e credo che fra non molto si ridurr

A queste parole tenne dietro un friggío di burro e un profumo delizioso, che aggiustò la coscienza frusta di don Procolo, il quale per non guastare l'avvenire si era limitato sulla colazione. Andarono avanti e si trovarono in un salottino rettangolare, addobbato con un certo buon gusto. Sul caminetto ardeva un bel focherello e gli stavano davanti alcune poltroncine coperte di una tela bigia, con bottoncini bianchi e con bracciolini freschi di ricamo all'uncinetto. Un piccolo divano appoggiato alla parete lasciava a stento il posto per un pianoforte verticale, che reggeva due candele accese. Sul camino c'era la solita specchiera, la solita pendola di bronzo, fra due campane di vetro, coi soliti fiori di pezza. Qua e l

La prima pietra di Nostra Donna del Pilar, fu posta nel 1686 in un luogo dove sorgeva una cappella innalzata da san Giacomo per deporvi l'immagine miracolosa della Vergine che vi è tuttora. È un immenso edifizio di base rettangolare, sormontato da undici cupole, coperte di tegole variopinte, che gli danno una graziosa aria moresca; le mura disadorne e di color cupo. Entrate: è una vasta chiesa, oscura, nuda, fredda, divisa in tre navate, circondata di cappelle modeste. Lo sguardo corre subito al santuario che sorge nel mezzo: l

Il duar è formato ordinariamente da dieci, quindici o venti famiglie, che per lo più son legate fra loro da un vincolo di parentela; e ogni famiglia ha una tenda. Le tende sono disposte in due ordini paralleli, distanti una trentina di passi l'uno dall'altro, in modo che formano nel mezzo una specie di piazzetta rettangolare, aperta alle due estremit

Alzatosi di scatto, il giovane cominciò a passeggiar per la biblioteca intorno alla tavola rettangolare, a capo basso, con le mani nelle tasche dei calzoni. Poi subitamente proruppe: Com'è bella! Com'è ancora lei, fresca, giovane, pura!... Ho capito! pensò il Salapolli. Si tratta della sorella! E borbottò tra i denti: Povero signor Barbano!

La scala riusciva a una specie di pianerottolo rettangolare, chiuso all'ingiro da un assito di legno. A destra un uscio aperto nel tavolato metteva al serbatoio dove andavano a versarsi le acque della miniera; per un altro uscio a sinistra si entrava nel locale delle pompe; di fronte c'era l'ingresso a una delle principali gallerie.

Filippo la guardò appena, rispondendo distratto al suo saluto, Loredana sorrise per quelle spaurevoli sopracciglia; e per la maschera di biacca e di belletto che le deturpava la faccia. Le due camere da letto erano grandi e pulite, ciascuna con un armadio a specchio, un cassettone di legno chiaro, una tavola rettangolare coperta da un tappeto modesto ma nuovo.

Scendemmo in un androne oscuro ed entrammo in un vasto cortile rettangolare, pavimentato a musaico, e circondato da altissimi pilastri bianchi, sui quali s'incurvano dei piccoli archi ornati d'arabeschi di stucco e dipinti di verde: una bizzarra architettura moresco-babilonese, che ci destò una piacevole meraviglia.