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Gli uni davano la caccia agli insetti nei loro cenci gialli; gli altri passeggiavano; altri, coricati supini, guardavano nel vago infinito: questi parlavano, quelli fumavano, mangiavano, si querelavano. I politici in un lato, formavano un gruppo, intorno al quale Gabriele girava, in mezzo al quale Filippo diceva dei lazzi.

Del resto, a far rimanere questa nel fodero, aveva contribuito largamente la lode che, secondo il conte Candioli, era data nei salotti aristocratici al nuovo giornale. Il avait du premier coup conquis sa place; cosa di cui non era da dubitare anche prima della pubblicazione; ma che doveva sempre dar gusto e vendetta allegra di certi lazzi plebei.

Marfisa ne tenea nella sua gabbia con certe grazie e lazzi non so quanti. Non dimandar se Terigi s'arrabbia, veggendo ch'essa cercava gli amanti con scherzetti, lusinghe e sguardi ed atti da far mille Caton diventar matti. Ma sopra tutto gli dilania il core il veder che gli uffizi son diretti in pro d'un frasca, suo nuovo amadore, che sembra giunto a fargli de' dispetti.

Lucia non capiva nulla a quei lazzi stranissimi, ma sempre più sospettava vagamente del vero, e volta a monsignore, gli disse con alterezza: Ma noi, signore, non abbiamo bisogno dei soccorsi di alcuno. Se vostro marito, riprese lentamente il prelato, corresse un pericolo, s'egli per esempio... E l'astuto s'interruppe.

Chi saranno? a quest'ora? che?... Entra nella sala un'elegante dottore Dulcamara, con uno spigliato moretto: quello pieno di gentilezza per le signore, e questo di regali: lo specifico elisire ci venne offerto con canto briosissimo e con lazzi sollazzevoli da eccitare le risa le più belle. La sera si passò piacevolmente, e a mezzanotte la sala era ancora lieta e affollata.

Quando si seppe che il Governo vi aveva spedito una brigata di carabinieri, fu per tutto uno scoppio di lazzi; le caricature fioccarono nei giornali, si rideva allegramente di una meschinit

S'avanza una prima colonna di prigionieri austriaci. Poi tre feriti nostri. Uno di loro, ardito, napoletano, fatto prigioniero riuscì a liberarsi. Racconta in napoletano la mischia clownesca, grottesca, a cazzotti, calci, lazzi, burle. Sono passato sulla prima passerella. Poi fra le erbacce nel fango sono scivolato in un buco!... Bombe a mano da tutte le parti. Strisciavo. Ho perso il pugnale.

e s'io non fossi si` per tempo morto, veggendo il cielo a te cosi` benigno, dato t'avrei a l'opera conforto. Ma quello ingrato popolo maligno che discese di Fiesole ab antico, e tiene ancor del monte e del macigno, ti si fara`, per tuo ben far, nimico: ed e` ragion, che' tra li lazzi sorbi si disconvien fruttare al dolce fico.

Anni, fra i salti e gli urli de’ buffoni, Fra i lazzi osceni e i rôchi Accenti de le bacchiche canzoni, Nuda s’offerse ai giochi Perigliosi, a le danze agili, ai voli: È bella, è ancor bambina Quasi, e par che ne l’aria ella s’involi, Soffio e luce divina!... .... O bimba, o vecchia bimba, a cui fu muta L’infanzia di dolcezza; O vecchia bimba al pubblico venduta, Che la feroce ebbrezza

Con bruschi slanci e con lazzi da clowns, i pazzi inforcavano i bei leoni indifferenti, che non li sentivano, e quei bizzarri cavalieri esultavano ai tranquilli colpi di coda che ad ogni istante li gettavano a terra.... Ad un tratto, le belve si arrestarono, i pazzi tacquero, davanti alle mura che non si muovevano più.... I vecchi son morti!.... I giovani sono fuggiti!.... Meglio così!... Presto!