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Sul giardino fantastico Profumato di rosa La carezza dell’ombra Posa. Pure ha un pensiero e un palpito La quiete suprema; L’aria, come per brivido, Trema. La luttuosa tenebra Una storia di morte Racconta a le cardenie Smorte? Forse

Da ultimo il capotreno si volse ad un impiegato che passava, e gli disse con l’aria più serena del mondo:

È un peso di lutto, fatto più grave dai tanti ricordi che ravviva l’aspetto di questi luoghi, di queste cose familiari, in quest’ombra ove mi sembra quasi di cogliere il soffio dell’amico scomparso.... Che diceva dianzi Mortella? Che avevo l’aria di portare una salma... , è vero.

A’ quali il più vecchio poggiato ad un bastoncello, fendendo l’aria con una mano, con gravit

Purpuree sono, e tragiche come divelti cuori. Oh, perchè mai non gocciola sulle foglie e sull’erba il flusso dell’acerba ferita?... O forse l’aria lo beve avidamente, e per esso è vivente, e per esso t’inebria col ricordo di amori perduti?...

Per quel sentieruolo andavano di buon passo salendo due uomini, chiusi nelle loro cappe di pannolano, imperocchè l’aria notturna incominciava a pungere, sugli Appennini.

Siete venuta, è vero, di nascosto; ma potete andarvene, ahimè, palesemente. Bianca Il vostro braccio. Francesco Un momentino. Bianca Fate bene ad aprire la finestra. Francesco Perchè? Bianca Perchè, in questo salotto destinato alle conquiste, dopo il nostro abboccamento, c’era bisogno di rinnovare un po’ l’aria. Francesco Bianca Dovete essere molto stanco.... Francesco CARLO, poi FRANCESCO. Carlo

A questi della terra, aggiungete ora tutti i suoni diversi delle opere e degli animali, aggiungete il vento quasi continuo e i frequenti uragani e vedrete quale immenso concerto commuova l’estate l’aria delle montagne. Però al concerto manca uno strumento ed è la voce gaia e la canzone dell’uomo.

La modesta stanza di Bretagna non aveva nulla che sorridesse alla memoria dell’emigrato; e i prospetti, l’aria, gli accenti, le esalazioni, tutto gli rammentava l’isolamento, e la lontananza della patria. I giorni delle feste solenni erano i più dolorosi.

Seguitava a rigirare per l’aria un nevischio rado ed asciutto a piccoli grani rabbiosi, che sembravano voler forare l