United States or French Southern Territories ? Vote for the TOP Country of the Week !


Lavori almeno, o ti sei perduto anche tu dietro qualche gonna, come l'imbecille di Dorini? Lasciami stare! rispose Vittorio D'Arèba. Scoraggiamenti dunque? Tanto meglio. Soltanto gli sciocchi sono contenti di loro stessi. Se tu sapessi quel che mi accade! Quel che accade a tutti e che ognuno di noi suppone caso speciale, eccezionale.... Sentiamo!

Alla fine capii di che si trattava. Erano gemme tolte alle corone dello Stuart Mill e dello Spencer e incastonate nella mota. Gli imbecilli incompresi nei loro discorsi fanno come quel povero scrittore, che aspirava alla gloria, senza aver diritto neppure a mangiare il pane quotidiano del senso comune. L'imbecille incompreso e furbo possiede un'altra astuzia.

Stanno racimolandone 6 in Ucraina e ne ritirano 8 dal fronte Italiano. Fra pochi giorni vi saranno dunque circa 50 divisioni Austriache contro le nostre 50 divisioni. Su, Ghiandusso, non fare l'imbecille. Sei ubriaco da far schifo. Non ho bisogno di te in questo momento; farò io. Ghiandusso si allontana barcollando, col sergente Locatelli.

Una lettera suggellata. Ah! è di mio nipote... Me l'ha consegnata il fattorino mentre entravo da voi... Qualche appello alla borsa. Leggetela e... datemi quei fogli... Permettete? Ah! l'imbecille! Che cos'è stato? Scusate... (Legge con più avidit

Ah, no, no, no!... Questo è un tiro di quel farabutto del Frascolini! esclamò Giorgio calmato il primo impeto, e si strinse nelle spalle e stracciò la lettera. Un uomo onesto, un uomo che si rispetta, non tiene nessun calcolo delle lettere anonime pensava fra . Certo; doveva averla scritta il Frascolini, per vendicarsi d'essere stato messo alla porta!... Canaglia, buffone!... «Andate alle due dal vostro amico, il marchese Giacomo di Vharè, se vi sta a cuore l'onor vostro e quello della vostra famiglia!...» Ha proprio trovato, l'imbecille, chi ci casca nella rete. Ma... con che scopo mi scrive così? Anche ammesso che io fossi tanto gonzo, una volta che ci andassi, che cosa avrebbe ottenuto?... Così, a poco a poco, senza accorgersene, cominciò ad essere inquieto. Di sua moglie era sicuro; per altro, con quella lettera, si voleva alludere a lei. Ripetè seco stesso che sarebbe stato un vile, peggio del Frascolini, se avesse dubitato di sua moglie, per una lettera anonima. Di sua moglie era sicuro, non arrivava nemmeno a concepire un dubbio così mostruoso; ma, ad ogni modo, perchè si scrivesse a lui in quella forma, perchè lo si volesse fare andar lui, quel giorno, dal Vharè, chi scriveva doveva aver preso un qualche equivoco. Giorgio era sicuro di Lalla, tuttavia lo turbava quel nome del Vharè, messo per eccitare la sua gelosia. Perchè avevano scelto il Vharè?... proprio il Vharè? Dunque si era detto in giro che costui faceva la corte a sua moglie?... In conclusione, quella lettera cominciava a fare il suo effetto, e gi

In ventisei o ventisette anni di galera, è rimasto l'imbecille del processo. La sua mania era di credersi un personaggio politico un uomo che aveva «fatto il colpo» per ordine di Garibaldi. «Mentre tutti noi, che disprezziamo il sicario, gli dicevamo che non era che un vile accoltellatore che ammazza per una somma qualunque.

Giunsero le lettere quando il re stava negli estremi di sua vita, e corse fama che nel testamento egli legasse al figlio ed erede suo l'obbligo di restituire la valle ai Grigioni. In fatto l'imbecille Filippo IV successogli, perché non paresse occupare l'altrui, soperchiare la libert

Se però tu avrai un santo orrore per tutti gli uomini stupidi, devi imparare a conoscere gli imbecilli incompresi. È una specie pur troppo non rara e che inganna anche i buoni osservatori. L'imbecille incompreso ha tutto l'aspetto esteriore dell'uomo normale e può perfino simulare un forte ingegno. È stupido di dentro, ma porta una vernice, che finge l'ingegno.

Il peggio fu quando, voltosi a caso, trovossi a fianco quell'importuno che quasi sempre aveva tenuto gli occhi sopra di lui, il signor Omobono. Costui, spolpando beatamente un'anca di pollo, gli venne a brontolare all'orecchio: E voi, caro giovinotto, non ballate? non mangiate? No, rispose Damiano. Eh, non fate l'imbecille, o dirò a tutti che siete innamorato... Damiano tacque.