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Da quindici giorni, tutte le lettere che pervengono al duca passano per le mie mani; ve ne sono parecchie di anonime: parlano delle vostre passeggiate alla Madonna del Sole, delle vostre.... conversazioni nella selvetta dell'Ercole.... delle vostre colazioni alla Corona Bianca!

È così. Un po' m'illudevo, un po' mi rodevo e mi martoriavo.... ma finivo sempre col volgere ogni cosa a mio profitto, a profitto del mio amore e della mia paura, Le apparenze ingannano mi dicevo.... Le denunzie anonime sono vendette ignobili, sfoghi d'invidia o semplici passatempi della malvagit

E poi le lettere anonime che c'insultano a grossi fiotti: le lettere che ci danno consigli: le lettere che ci minacciano. Ma non ve n'è una la quale infine non c'incarichi di domandare qualche cosa o di fare qualche istanza presso dei ministri! Il deputato è il domestico naturale la serva ad ogni occorrenza dei suoi elettori!

Sergio lasciò scappar lentamente un buffo di fumo azzurro dal suo sigaretto, e sclamò gittando il viglietto su i tizzoni: Sempre e poi sempre delle infamie anonime! Il viglietto cadde in un angolo del caminetto e si bruciò a met

Ma dubitava, aveva dei sospetti.... riceveva delle lettere anonime, se ho ben compreso.... e taceva, per paura di scoprire, di avere le prove.... e non voleva averle, per non perdermi, perchè mi ama a tal punto.... No, è inconcepibile, è assurdo.... è mostruoso! Cara! Io trovo che è delizioso! Oh! Non si può amare più di così.... Ma, insomma tu avrai negato!

Ah, no, no, no!... Questo è un tiro di quel farabutto del Frascolini! esclamò Giorgio calmato il primo impeto, e si strinse nelle spalle e stracciò la lettera. Un uomo onesto, un uomo che si rispetta, non tiene nessun calcolo delle lettere anonime pensava fra . Certo; doveva averla scritta il Frascolini, per vendicarsi d'essere stato messo alla porta!... Canaglia, buffone!... «Andate alle due dal vostro amico, il marchese Giacomo di Vharè, se vi sta a cuore l'onor vostro e quello della vostra famiglia!...» Ha proprio trovato, l'imbecille, chi ci casca nella rete. Ma... con che scopo mi scrive così? Anche ammesso che io fossi tanto gonzo, una volta che ci andassi, che cosa avrebbe ottenuto?... Così, a poco a poco, senza accorgersene, cominciò ad essere inquieto. Di sua moglie era sicuro; per altro, con quella lettera, si voleva alludere a lei. Ripetè seco stesso che sarebbe stato un vile, peggio del Frascolini, se avesse dubitato di sua moglie, per una lettera anonima. Di sua moglie era sicuro, non arrivava nemmeno a concepire un dubbio così mostruoso; ma, ad ogni modo, perchè si scrivesse a lui in quella forma, perchè lo si volesse fare andar lui, quel giorno, dal Vharè, chi scriveva doveva aver preso un qualche equivoco. Giorgio era sicuro di Lalla, tuttavia lo turbava quel nome del Vharè, messo per eccitare la sua gelosia. Perchè avevano scelto il Vharè?... proprio il Vharè? Dunque si era detto in giro che costui faceva la corte a sua moglie?... In conclusione, quella lettera cominciava a fare il suo effetto, e gi

«Le lettere anonime sono una provvidenza. Data la fondamentale vigliaccheria umana, è provvidenziale che si possa far risapere una cosa o dare un consiglio senza arrischiar nulla. Mi scrissero che mia moglie era andata, un certo giorno, in una certa casa, a trovare quell'uomo. «Quando si dice che una cosa è inverosimile, che non vi si può credere, si fanno delle frasi. Io vi credetti subito.

Talvolta la vendetta popolare non si arresta a questo, ma perfino la notte vengono visitati da persone armate e mascherate; vengono minacciati con lettere anonime o a viva voce e così lo spavento si spande dappertutto perchè le minacce vengono seguite dai fatti: dall'incendio e dall'assassinio.

E l'arte lo ha preso così fortemente che il predicatore, il gesuita non si scorgono punto, o così di rado e così poco che non se ne può tener conto. Qualunque più grande scrittore realista, verista, simbolista potrebbe dirsi orgoglioso di Pequeñeces; di avervi dipinto (e sarebbe meglio dire inciso all'acqua forte) i ritratti del Marchese Butron ex diplomatico, gastronomo, e l'altro di Pietro de Vivar, detto Diogene pel suo cinismo e la sua cattiva lingua; quello di colui che vien chiamato zio Checco, zio universale di tutti i grandi di Spagna, di tutti i nobili di second'ordine, di tutti i nuovi arricchiti, di tutte le persone più in vista nella politica, nella stampa, nell'amministrazione, non che di tutti gli avventurieri sfacciati e di tutte le anonime celebrit

Gigi Barbano aveva ricevuto parecchie lettere anonime; Nicla lo aveva capito dall'insistenza di certune col francobollo di citt