United States or Egypt ? Vote for the TOP Country of the Week !


Invano la ritirata dei Borbonici era protetta dalle grosse artiglierie della piazza, e dai pezzi volanti di fuori i nostri militi, disprezzando il grandinare dei moschetti e delle mitraglie, assaltarono Melazzo, e prima di notte erano padroni della citt

Poche furono le parole d'intelligenza tra i liberati, ma quelle poche bastavano per intendersi, e formando un gruppo compatto, precipitaronsi sui difensori del cancello, li assaltarono alle spalle, li disarmarono, ed aprirono al residuo dei compagni di fuori. Era veramente molto piccolo il residuo dei nostri prodi assalitori.

Ancona non si arrese; ma continuò la difesa colla forza rinnovata dalla disperazione. Il 15 giugno, trecento uomini comandati dai capitani, Gervasoni, Gigli ed Ornani, cuori ardimentosi, assaltarono Monte Marino alla baionetta; i nemici furono messi in rotta e l'altura rapidamente occupata.

La breccia era presa: ora come mai avvenne questo? Corse subito il grido di tradimento, e tuttavia dura, però importa considerare come quante volte simili sorprese succedono, la voce di tradimento venga a galla sempre, e la cosa ci sia di rado: qui dissero, che un'ufficiale corso calatosi dalle mura andasse ad informare i Francesi, che presso alla breccia occorreva un antico acquedotto, e per questo i Francesi inoltrandosi sicuri, e d'improvviso apparissero sopra la breccia come usciti di sotto terra, e non fu vero: di acquedotto non si rinvenne traccia, ai Francesi faceva mestieri di fuggitivi, che gli ragguagliassero; come altrove accennai, molte lettere arrivavano loro pel Tevere chiuse in boccie vuote, e quasi queste non bastassero col favore dei preti entravano ufficiali francesi ad ogni momento per ispiare lo stato delle difese: fantasticarono altresì, che l'ingegnere prussiano co' suoi lavoranti invece d'incendiare le mine praticate nelle vie coperte se la intendesse co' Francesi e loro consegnasse per pecunia le vie dond'essi sbucarono: ed anco questo sembra falso; vero questo altro: che i Francesi cadutigli addosso repentini, lui, e i suoi menassero prigioni: non mancarono attribuirne la colpa al maggiore Delaj, ed anco si ventilò se avesse a sottoporsi a Consiglio di guerra, ma poi si lasciò correre. Per chi costuma leggere storie conosce come non ci abbia diligenza per accurata che sia, che il nemico solerte non arrivi a vincere. Nella vita di Arato il Plutarco egregiamente racconta il modo col quale cotesto eroe penetrava in Sicione malgrado l'abbaiare dei cani, e il continuo aggirarsi delle guardie, sicchè la scalata accadde per lo appunto dopo il passo di due di loro, strepitose per campanelli agitati, e schiarite da molte fiaccole. Narrando io di Andrea Doria ricordai come questi, il quale sapendosi in odio a Francesco I, e il nemico quasi in casa, stando pure su l'avvisato la sgarò di un pelo di cascare in mano ai Francesi, che con notturna scorreria assaltarono Fassuolo, e non la scampava se per ventura taluni soldati non avessero preferito al sonno il giocare a carte: e se la fama porge il vero quando il generale Lamarmora s'impadronì nel 1849 di Genova trovò le guardie messe a difendere la Lanterna le quali senza un pensiero del nemico su le porte si sollazzavano parimente con le carte. Posto da parte l'ultimo esempio, se le altre due sorprese compironsi a danno di uomini vecchi, sospettosi, e guardinghi che stavano a buona guardia, tanto più agevolmente poterono condursi a termine in questa occasione in cui forza è pur dirlo, le provvisioni furono o fatte male, od omesse, parte per difetto di facolt

¹ I Francesi, battuti ed inseguiti sino al Castel Guido, il 30 aprile, tornarono su Roma, ingrossati a più di 40 milia uomini, e mentre avevan trattato un armistizio sino al 4 giugno, assaltarono traditoriamente gli avamposti Italiani nella notte dal 2 al 3 e per sorpresa s'impadronirono di Villa Corsini, chiave della difesa di Roma, e che non fu più possibile di riprendere, assaltandola tutto il giorno 3.

⁸² Il 26 Maggio 1783 «la Deputazione delle strade, protetta dal Vicerè, mandava buon numero di manovali e di fabbri ferrai, i quali alla militare assaltarono contemporaneamente tutte le piazze di grascia della citt

Quando gli svizzeri pontificî, sotto il comando dello Schmidt, nel 1859 assaltarono Perugia, fecero un'irruzione nell'abbazia e la devastarono. Di quello di Benedetto VII ne fu salvato un frammento, che fu poi messo sotto un cristallo alla parete dell'archivio. Un monaco ha composto sul fatto un epigramma latino, che tramanda ai posteri i misfatti del Furor Helveticus.

Orazio lo aveva armato di una delle carabine prese ai briganti che assaltarono la carrozza di Giulia e di più lo teneva come compagno inseparabile in tutte le sue escursioni di caccia. Un giorno Orazio e John si trovavano nella foresta cacciando un cervo. John doveva fare la battuta ed allontanossi seguendo le istruzioni del suo compagno. Orazio rimase alla posta.