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E messer Giacomo Pico era andato, con che animo sel pensi il lettore. Si allontanava un tratto da madonna Nicolosina, ma, a ben guardare la sostanza delle cose, per avvicinarsi di più alla meta de' suoi desiderii. Diffatti, se la guerra inevitabile coi Genovesi mandava gi

Noi vedemmo, più volte, nelle lettere e nei biglietti che Giuliano mandava agli amici, espressa la licenza di servirsi della vettura dello Stato. Nell’invito fatto all’ariano Aezio di venire da lui, gli concede l’uso di un cavallo di rinforzo. Queste curiose indicazioni si collegano a uno dei provvedimenti amministrativi che a Giuliano stavano più a cuore, il riordinamento del servizio postale dell’impero. Le comunicazioni fra le varie parti di un impero che comprendeva quasi tutto il mondo conosciuto erano rese possibili e relativamente facili da un sistema stradale ammirabile, il vanto maggiore dell’amministrazione romana. Su quelle strade era organizzato un vero servizio di trasporti e corrieri, di case di ricambio dei cavalli e di alloggio, che agevolava il traffico, come or si direbbe, governativo e privato. La spesa del mantenimento del sistema postale era sostenuta dalle provincie e dalle citt

Ricordo che a mezzo dell'ultimo abboccamento, mentr'ei più deliberatamente mi resisteva, un fuoco di moschetteria partito dal piccolo nostro antiguardo mi fece correre al fascio delle carabine, con un senso di profonda riconoscenza a Dio che ci mandava finalmente, qualunque si fosse, la decisione. Poi, non vidi più cosa alcuna. Gli occhi mi s'appannarono; caddi, e in preda al delirio.

Eravamo nell'aprile del 1877. Pioveva che Dio la mandava. La pioggia torrenziale cadeva sui coppi e sulle pietre con un fracasso che soffocava ogni altro rumore. Con la pioggia era caduta una nebbia che non lasciava vedere a due passi.

Dalla Soleil bevevano cognac squisito, ch'era stato regalato alla diva da un ricco signore di Bordeaux, tanto perdutamente innamorato, da unirle al bariletto che le mandava ogni tre mesi, la formale domanda della sua mano; fumavano sigarette turche, speditele da un pasci

Era questo segnale d'allarme ed era il mendico che lo mandava, il quale, messo appena il piede sull'entrata del sotterraneo "non v'è tempo da perdere esclamava, non solo siamo accerchiati da forza armata da questa parte ma altra forza ha gi

Primo primis si sbandeggiò dal teatro, che era del resto agli sgoccioli, e si diede tutto, anima e corpo alla vita scioperata. Amore e gloria lo disdegnavano; ed egli mandava al diavolo la gloria e l'amore.

Il signor Francesco aveva appena mandata la sua lettera di congratulazione, quando ne giunse un'altra da Modena; e questa la scriveva Ruggero, il semplice ed affettuoso Ruggero. Non accettato da Fiordispina, per ragioni che non offendevano il suo amor proprio, il cugino Ruggero mandava di tanto in tanto sue nuove alle Vaie.

Le posizioni che stavano per essere investite dal nemico erano difese dal Generale Broglia che con la brigata Savoia, un battaglione del 13º, alcune compagnie di Toscani, di bersaglieri e di volontari, sei squadroni di Cavalleria Novara, una batteria da posizione Piemontese, due pezzi Toscani e quattro pezzi Modenesi e Parmensi, occupava Palazzolo, S. Giustino e mandava avamposti alle Cascine di Colombarone a destra ed a sinistra fra Sondrio e Boscolengo.

Guardava intorno a , e non vedendo Lina, la chiamò. Sono qua! rispose la sciagurata ragazza, sempre stesa sul tappeto, che cuopriva il pavimento. E si strappava i capelli, e mandava imprecazioni, arrivata a uno stato di parossismo nel quale certo nessuno mai l'aveva veduta. Sono rovinata... rovinata... e tutto per lei... Se non fosse stato il suo amore con questo forestiero!