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Aggiornato: 31 maggio 2025


Ciò cagionava gran confusione ne' provinciali, povere persone. Turpin delle cittá de' provinciali mille altri pregiudizi ed i sistemi ha scritto diligente negli annali di conti e cavalier di cervel scemi, ed etiche peggior de' serviziali, ridicole rubriche, insulsi temi, a tal ch'anche Marfisa io vo' trar fuori, ch'ella mi fa pietá tra que' signori.

Turpin la briga a narrarci si toglie alcune coserelle, e pur si lagna, vedute da Marfisa, e scrive e ciancia delle cittá e castella della Francia. Giugnendo la bizzarra in qualche terra, o vuoi castello o cittá provinciale, metteva del calesse il piede a terra, e per gire a' caffè metteva l'ale. In alcun luogo, se Turpin non erra, il caffè si bevea dallo speciale.

Crede Turpin che per Ruggier restasse, che Dudon morto in pochi colpi avria: mai, qualunque volta si scoperse, ferir, se non di piatto, lo sofferse. 82 Di piatto usar potea, come di taglio, Ruggier la spada sua ch'avea gran schena; e quivi a strano giuoco di sonaglio sopra Dudon con tanta forza mena, che spesso agli occhi gli pon tal barbaglio, che si ritien di non cadere a pena.

La predica frattanto era all'estremo di quel piovan, che predicava al sordo; la turba in chiesa ad ascoltar tornava quel rocchio della messa che restava. A questo passo Turpin moralista fa parecchi riflessi, ch'io vi taccio. Forse la sua moral parrebbe trista a un secol ripurgato per lo staccio.

Saltato avrebbe ogni fossa, ogni sbarra per appiccare il filo con Terigi, quantunque ei fosse, come Turpin narra, fallito, al verde e l'odio di Parigi, Prima nel fòro ha perduta la sciarra co' suoi parenti da' gabbani grigi, poscia è diserto dal suo cappellano e da' contrabbandier di Montalbano. Lasciam per poco la bizzarra in pena d'esser come un cadavere abborrita.

Contro i battaglioni serrati e contro i cannoni dovevano riuscire efficacissimi tali mezzi idonei e determinati; Turpin per distruggere gli eserciti non potrebbe inventarne di più terribili.

Cambia la posta, e grida, che par cotta, che non vuol passo lento, non vuol sosta, a ponte rotto, a buca, a sasso, a crollo vuol che si corra e se ne vada il collo. Scrive Turpin che non ci fu mai caso che una corsa pagasse quella dama. Di questa veritá son persuaso, perch'ella non dipende dalla fama.

Sappiam che Dio per sua misericordia talora a' tristi lunga etá concede, perché con lui si mettano in concordia un giorno o l'altro, e questo abbiam per fede. Ma lo star con Gesú sempre in discordia, testando alfin come di Gan si vede, prete Turpin può ben scriver miracoli, non porrei Gano mai su' tabernacoli. Morto Gano, il guascon divenne come un uom storpiato a cui la gruccia è tolta.

38 Per quella via dove lo guida il nano per trovar Mandricardo e Doralice, gli viene Ippalca dietro di lontano, e lo bestemmia sempre e maledice. Ciò che di questo avvenne, altrove è piano. Turpin, che tutta questa istoria dice, fa qui digresso, e torna in quel paese dove fu dianzi morto il Maganzese.

E finalmente Turpin di buon core l'ordine diede che Marfisa fosse accettata in convento a certe suore, e per farlo eseguir Rugger si mosse. Sapea ben ch'eseguito con amore non saria, donde un gelo avea per l'osse. Come in questo la dama fosse còlta, ho stabilito dirlo un'altra volta.

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