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Ma in breve un piccolo suono ritmico e sommesso le giunse all'orecchio, e le parve assai dolce. Era un suono regolare e pacato, come il battito d'un orologio, come il pulsar d'un cuore. Era l'oscillare d'una culla! Anne-Marie, nel dormiveglia, sorrise; e una immensa pace le invase lo spirito. Il dolce battito ritmico la ricondusse verso il sonno. Essa si sentiva ineffabilmente calma e felice.

Sedeva, lontano dal tavolo, in una sedia a bracciuoli, col mento sul petto, cogli occhi semichiusi, come in un dormiveglia. Le guance di lui le parvero, alla debole luce che la lampada riverberava, ancor più pallide del consueto: la sua fronte scavata di rughe profonde, piegavasi stanca; vedendo com'egli appressava al volto replicatamente la destra, le sembrò ch'egli vi tergesse delle lagrime.

Un irresistibile bisogno di aria libera, di frescura mi aveva spinto a salire su la terrazza. Venere scintillava nel cielo opalino; tutta la campagna attorno era ancora immersa nell'ombra, in una specie di torpore, di dormiveglia, di soddisfazione di benessere, e me ne sentivo compenetrare, quasi quello stato corrispondesse alla mia condizione interiore.

Da tutte le strade la gente arrivava vestita a festa: i bambini suonavano le trombette, le mamme guardavano sorridendo. Ella aveva oltrepassato la folla, assorta nello spasimo della propria miseria, che le toglieva di sentire ogni altra cosa; ma si ricordava di essere scappata di casa appena la mamma si era assopita, quantunque in quella dormiveglia il suo viso giallo esprimesse la medesima tristezza insopportabile. Così come si trovava, senza fazzoletto in testa, coi piedi dentro due vecchie calze rattoppate e quel corsetto da notte mal chiuso, era fuggita. Dalla porta della chiesa si vedeva nello sfondo scuro una infinit

Così giungemmo al 17 gennaio dell'anno di Grazia milleottocentosettanta. Il cielo si era un po' rischiarato: ci destammo un poco più tardi del solito, poiché in dormiveglia ci sentivamo solleticare gli orecchi dal monotono tic tac dell'acqua che sgocciolava dai tetti, su cui si sfaceva la neve.

Il duca lasciava fare ed approvava sempre col capo tremolante: in quel suo dormiveglia si era convinto di aver sposata una Montmorency.... e la nipote dello zio Matteo faceva presto a convincersi di esserlo. Così Nora, che voleva essere felice, ritenuta felice, vi riusciva.

L'aria aveva tesori ineffabili, fragranze arcane, che le assopivano il sangue nelle vene. Presentiva una beatitudine, un'estasi, come il corpo mollemente adagiato in un morbido letto attende e pregusta un bel sogno. In quella soave dormiveglia dei sensi, la bella fidanzata porgeva orecchio al susurro dell'aura e al bisbiglio d'una voce sommessa.

«Tua» hai detto?... Non è vero... Non m’hai voluta... (Parla in una specie di dormiveglia angoscioso, stentatamente, come se avesse la lingua paralizzata. Le sue parole sono interrotte da lievi singhiozzi spasmodici.) E io me ne parto come avevo promesso.... Egli, quando sar

Avrei voluto che con la lettura tutta la mia vita avesse continuato a durare in quell'indeterminatezza, in quel fluire indefinito che mi portava via con lontano, lontano, con lassezza da dormiveglia dolce e triste, con un senso di benessere che mi dava ineffabile ristoro.

Poi abbassando la voce: Ed ama Loreta, figlio mio, aggiunse la signora Sant'Angelo, amala; essa è buona, ha sofferto, ha pagato coi dolori ogni suo errore; amala: non è indegna di te. Dopo quelle parole reclinò il capo stanco, ricadendo in uno stato di dormiveglia placidissimo, interrotto da qualche lieve scotimento nervoso.