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Questi esempi basteranno a dimostrare la influenza della musica sull'udito. Questo senso dunque, dopo quello della vista, ci procura maggiori e più sentiti piaceri. Beato dunque colui che possiede un fino e delicato orecchio. *Allucinazioni dell'udito.* L'organo dell'udito, come quello della vista, va soggetto a delle strane aberrazioni. Citerò un esempio fra i molti, che darò al lettore un'idea.

Poi, verso mezzodì, capitò di nuovo lo speziale a parlar con don Luigi. Il colloquio durò a lungo. Io ero nella mia stanza e la voce stridula del signor Bazzetta giungeva di quando in quando distinta fino al mio orecchio.

Egli s'era creduto spacciato, quando s'accorse che nessuno degli astanti poteva essergli amico, ma siccome l'ultima dea, la Speranza, lusinga sino all'ultimo sospiro, Bajaicò avea allungata la preghiera prescrittagli dal frate, non so se il pater noster, quanto avea potuto, e ne borbottava le ultime parole, quando il rumore della imminente tempesta ferì il suo orecchio, e Dio sa se piacevolmente.

Don Pietro gli fe' cenno di non affaticarsi; e intanto si curvò lui, si curvò tanto, che il suo orecchio venne a toccar quasi le labbra di Gino. Grazie! mormorò a quell'orecchio il ferito. Mio caro signor Gino! disse il vecchio prete, rattenendo a stento le lagrime. Mio valoroso amico! Vi porto i saluti di Aminta.

Non giuri per nessuno, signore! si degni darmi orecchio, mi lasci finire. Il giovine di cui io parlo, nella sua semplicit

«Persin la musica del suo nome è infusa nell'esser mioIl mio orecchio coglie nella voce che lo pronuncia ogni intimo disaccordo con la musica eterna che suona dentro a me; e più è grande, più ne soffro.

Nel silenzio il mio orecchio percepì il piccolo rumore d'un orologio che doveva essere nella stanza, posato in qualche luogo. La vita scorreva, il tempo fuggiva. La mia anima era vuota e sola.

Camminammo due ore in silenzio: la mia bella compagna troppo tardi s'avvedeva che l'andare a Roma non era in quell'epoca la cosa più facile del mondo, e che più ci accostavamo alla capitale, più crescevano gli ostacoli e i disagi. Di tratto in tratto io porgeva orecchio alle parole dei soldati.

Direbbe: la fredda signora Ondina ne l'Alpe si . In riva d'ombroso torrente Fa con l'acque pure a l'amor; Sul musco si posa languente, Ai deserti dona il suo cor. Diletta, sarei nei vivaci Gorgoglii de l'onda che va Con un suon sommesso di baci Che sosta in eterno non ha. Diletta, nel musco sarei Che gode il tuo corpo legger; Al picciolo orecchio direi Il mio dolce, folle piacer.

In un altro canto, una matrona diceva quattro parole in un orecchio al suo marito. Vogliamo andarcene, conte. Mai più, cara mia, a San Nazaro non son battute le tre ore di notte.