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Aggiornato: 23 giugno 2025


Io ne ho un vago sospetto, e un giorno o l'altro forse lo confiderò in un orecchio ai miei buoni lettori. Se mi ingannerò, peggio per me. Infine ho detto sospetto; non ho la pretensione di voler fare il profeta.

E bene chiaramente, bene limpidamente, egli udì la voce di Maria al suo orecchio, dirgli questo, mentre vedeva, un po' velata, un po' imprecisa, la sua piccola figura, innanzi a lui, col viso esangue, con gli occhi brillanti di dolcezza e di malizia, piegarsi e dirgli questo e lui udire perfettamente queste parole, da una voce che egli distingueva fra tutte, dire questo: Domani, alle cinque.

E questa non ebbe tempo di rispondere, perchè appunto uno scoppio di applausi fragorosi, le fece morire la parola sulle labbra. La cieca levò un istante il capo dal guanciale, porse orecchio quasi spaurita, poi rimettendosi a giacere, parlò basso a Margherita. «Mi pare che si debba essere vicini al tramonto...? « disse la fanciulla il sole batte appena nel comignolo della casa di don Marco.

Quando al Lautrec fu annunziato chi era venuto in palazzo per parlargli, ne fa così maravigliato, che non sapeva cosa pensare. Uscì però di fretta delle sue camere, e venne in quella dov'era stato condotto il Palavicino. Neppure questa volta seppe dominare quell'avversione invincibile che provava vedendo colui, e gli prestò orecchio rivolgendo altrove lo sguardo.

Messer Agapito frattanto s'era accostato al segretario e gli disse a mezza voce in aria di mistero: Lasci tranquilla questa povera famiglia: il misero Vanardi è morto. In altri momenti, altre parole, la Rosina non avrebbe udite; ma a quel punto la terribile frase giunse chiara e precisa al suo orecchio. Essa gettò un grido straziante e corse allo speziale.

Esse abbandonarono le loro opere tratte in agitazione da quel nuovo eccitarsi della bufera, e stavano in grande attenzione, quando fra l'uno e l'altro scoppio di tuono giunse al loro orecchio un suono di voci gridanti sul lago.

Stavo per prendere un gelato, quando il Sindaco venne a dirmi in un orecchio: Vada nel mio studio, senza farsi scorgere; la mia signora lo attende. Ah! Era splendida, elegantissima!... Ella chiuse l'uscio, mi prese per una mano e mi condusse davanti a la scrivania. Segga; mi aiuti. Un altro segreto? dissi sorridendo e con voce turbata. Un altro segreto.

Oh! non vi badate, le profferii nel delirio.... La ragion in quel punto era ebbra di dolore.... Ma vivaddio! si addice a cortese donzella porgere orecchio alle parole del delirante?» «Io trapassando nient'altro ho inteso proferire che amore....»

Da anni e da giorni, io vorrei gridare, urlare, pur di gittar via la mia pena. E lo guardava con occhi così dolorosi e così interrogativi, così invocanti un orecchio pietoso alle confidenze, che egli si arretrò. Era pallidissimo: ma Clara, nell'egoismo della sua angoscia, non se ne accorgeva. Non potrei ascoltarvi, Clara. E perchè, e perchè? Così: non potrei. Non mi siete amico, allora?

Qualche uscio nel corridoio incominciava a socchiudersi: qualche cuffia di comare cominciava a lasciarsi scorgere dalle aperture; Agapito avvertì dietro ogni porta un orecchio ascoltatore; non attese di più, e rimpiccinito e lesto prese di volo le scale, lasciando vincitrice sul campo di battaglia la Rosina fieramente impostata sulla soglia del domicilio coniugale.

Parola Del Giorno

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