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Nino fissò gli occhi sul rosso tappeto nuziale che stendeva la sua striscia scarlatta fino all'orlo della strada. E gli parve un sentiero di sangue. Ecco diss'egli la traccia del Divoratore!... Ecco il passaggio della colombella di preda!... Il treno palpitò e si scosse; poi si avviò lento; poi con battito affrettato pulsò fuori dalla tettoia della stazione.

Il cuore aveva rialzato il battito, una morsa di ferro le aveva attanagliato la gola, e con gli occhi immobili nel sogno ella stava a scrutare. Che cosa avveniva?

Vicenzino, che lo spiava più avidamente di tutti, appena lo vide risollevare il capo, mise un grido di gioia. Infatti il medico disse: C'è un battito lievissimo, irregolare, ma c'è. E subito prendendo il moribondo per le spalle, lo tirò sino alla sponda del letto, e gli abbassò il capo fin quasi in terra, poi si mise a stropicciargli forte tutto il corpo.

Una fiamma bianca le bruciava negli occhi, come se vi fosse salita da tutto il volto marmoreo: quindi rialzò il piccino quasi all'altezza del proprio mento per appressargli la bocca alla bocca; lo tenne così qualche minuto trionfalmente, sentendo fra le dita il battito affrettato del suo piccolo cuore, e adagio, curvandosi senza baciarlo, lo ricompose sul cuscino. De Nittis aveva chinato il capo.

La neve cade, lenta e maliarda, avvolgendo la terra e la Vegliarda ne lo stesso candor di sepoltura. Sogna la terra, sotto il largo oblìo, fiori di pesco e gemme di vermène. Sogna l’Ava la pace ultima, il lene battito d’ali che la porti a Dio.

Aveva scelto per residenza favorita un picco, il più sporgente nell'abisso, dal quale dominava da regina, piacendosi al tetro rumore del torrente che muggiva in fondo. Vi aveva spesso invitato la dolce sorella, che timida e paurosa non ardiva seguirla, onde ella restavasene sola, affascinata dal nero vuoto, dove i suoi occhi si fissavano con un'ansia inquieta di ricerche; e quando la vertigine incominciava a prenderla, quando le si mozzava il fiato, quando il battito del cuore le si arrestava improvvisamente come sotto la stretta di una mano misteriosa, gettava un lungo urlo pieno di volutt

Bruno circondò delle braccia il collo di Nicla, ed ella delle braccia circondò i fianchi di lui; accostarono le tempie, confusero le rosee bocche, e restarono con l'anima tesa ad ascoltare il battito del cuore, il quale aveva un linguaggio profondo, senza parole, nell'ombra. La signora Carlotta osservò a Nicla ch'ella s'era comportata male.

Il battito continuo, un poco irregolare, si faceva ritmico al suo udito. Le venne in mente una vecchia rima francese, che pareva battere in tempo coll'orologio: La belle qui veut, La belle qui n'ose Cueillir les roses Du jardin bleu. Era la storia della Bella, che voleva entrare nel Giardino azzurro, e che al mattino passò davanti ai grandi cancelli aperti. E si fermò di fuori, a guardare.

Silenzio. A quando a quando l'infermo chiamava sottovoce: Ernesta?... Accorreva essa e gli ordinava con un bacio: silenzio! Quanti fantasmi luminosi in quel buio, quante parole confortatici mormorate da invisibili creature! Le ore scorrevano lente, il cuore della povera donna le misurava con un battito tranquillo.

A poco a poco De Nittis si era assorto in queste meditazioni. La candela, oramai consunta, ventava nel bocciuolo della bugia con un battito di ali spaventate: accese l'altro lume a petrolio, e si trasse dinanzi tutti i fascicoli della sua grande opera. Sulla pallidezza lapidea della fronte gli si accendeva come una aureola.