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Aggiornato: 27 maggio 2025
Per le feritoie e per le petriere, con forte scarica di frecciate e di sassi, e con la voce è loro intimato di allontanarsi. Il corruccio del popolo dirompe. Tutti quei curiosi, o neghittosi, o pietosi ed anche divoti, si cangiano in partigiani. Essi accostano alla torre un battifredo, protetti dai pavesi, ed intendono a travagliare le mura, forare la torre.
Sul declivio delle Alpi dal lato di Francia ascende con infinito anelito una gente desiderosa di pervenire alla cima. I sentieri rotti e precipitosi, il pericolo dei passi, l'angustia dei luoghi non permettendo conservare gli ordini, l'esercito di Carlo cammina sbandato a drappelletti di venti o più persone, intente a procacciare piuttosto la propria, che la comune salvezza. Guido da Monforte Luogotenente generale, Roberto Conte di Fiandra, il Conte di Vandamme, Piero di Bilmont, il Contestabile Giles Lebrun, Mirapoix il Maliscalco, Guglielmo lo Stendardo, ed altri capitani, abbandonate le insegne, circondano la lettiga della Contessa Beatrice, trasportata da due robusti montanari, i quali di tanto in tanto rifiniti dalla fatica la trasmettono a portare ad altri che prestamente subentrano. L'aria soffia gelata, alpestre si dirompe la via; ogni passo che mutano segna una goccia di sudore che la stanchezza distilla dalla loro fronte; spesso si fermano sollevando gli sguardi per vedere quando giunga al termine il monte; ma questo, celando il superbo comignolo tra i nugoloni grigi che quivi dimorano, come in seggio di gloria, accenna essere insuperabile a passo mortale, e ridersi della umana impotenza. Una volta gridarono; ma il grido risuonò così salvatico per quelle frane scoscese, tanto spaventoso uscì l'eco da quei luoghi sconosciuti e terribili che non osarono ripeterlo; gli uccelli di rapina fuggirono schiamazzando dai nidi, i lupi si riunirono a torme, e visto il branco più numeroso, e più feroce di loro, si nascosero prestamente giù per le macchie della bruna vallata. Superarono rocce, valicarono torrenti, sgombrarono nevi, alberi, sassi, e quanto altro si parava loro dinanzi, con rara costanza di audacia: pure di ora in ora tu vedevi un uomo ansante, traendo a mala pena il respiro, gittarsi come sgomento sul terreno, e lasciare che i compagni lo precedessero, e finchè gli occhi potevano seguitarli si allontanassero; quando poi venivano a smarrirsi per le giravolte del monte, e il suo orecchio non udiva più voce di anima vivente, e il suo sguardo spaziava per lo spavento di quelle solitudini, balzare in piedi tutto tremante, e come meglio poteva correndo raggiungerli: in altro luogo un cavallo sdrucciolando sul ciglione del dirupo strascina seco il cavaliere, che intento a studiare il passo lo conduceva per le redini avvolte intorno al suo braccio; mal sapendo come salvarsi, si appiglia al più vicino, il quale a sua posta aggrappa un altro, e questi un altro ancora, così tutti insieme in un fascio precipitano giù nel profondo; uno strillo acutissimo si fa sentire, poi séguita il silenzio mortale, perchè il luogo ove percuotendo si rompono giace oltre l'udito dell'uomo. Soldati di ferro tutelati dal genio di un feroce Capitano con molto maggiore pericolo in tempi più recenti trapassarono il San Bernardo, e lo Spluga; invano impedirono loro il cammino le artiglierie, e gl'ingombri che le moderne guerre richiedono; invano l'uracano dell'Alpi, le nevi smosse, lo impeto degli elementi scatenati; vinsero, e lasciarono esempio di tale impresa, che, finchè l'uomo sar
Ella dintorno si guardò, tremando, e riconobbe la selvaggia e strana terra che a fiume si dirompe e frana entro l’acque, che fuggon mormorando. Il guado antico riconobbe e il prato e le foreste, azzurre in lontananza sotto il pallor de i cieli: e il passato di lotta e di speranza, il suo ribelle e splendido passato ricomparve, senz’ombra e senza veli. Piegavano gli steli in torno, ed ella respirava il vento: vento di libert
Furente, ella fa l’atto di prendere per le spalle la cognata che si scosta, bianca piuttosto come una larva che come una creatura. Mortella. Non mi toccare. Bada! Toccheresti la morte. Giana. Di’ tutto, dunque. Parla! Voglio. Mortella. Mi reggo la mascella, non il cuore. Con l’ospite... La voce le si dirompe nel gran tremito. Giana. Ebbene? Mortella. Con l’ospite non è di nuovo entrato un amante?
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