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Ai nidi fatti di musco e di amore, Palpitanti tra i folti alberi in fiore, Pieni di trilli, pieni D’infanzia e d’innocenza;

Secondo il desiderio della signora, quei nidi erano stati rispettati sempre come cose sante. Ma, proprio, erano omai troppi. Bisognava ogni settimana adoperare la pala sui balconi, su i davanzali delle finestre. E che stridìo dall'alba al tramonto! Quando sarebbe dunque venuta, la signora? Presto? Io dissi a Giuliana: Vuoi che andiamo martedì?

Era un uomo sensibile; dicea Che tutto vive d'una vita arcana; Che, come il bruco, si forma l'idea; Che non è sola l'esistenza umana. E predicava ai bimbi e ai giovinetti Di rispettar gli steli delle rose, I nidi delle rondini, e gli insetti, E le sementi, e gli uomini, e le cose.

111 Donne e donzelle con pallida faccia timide a guisa di columbe stanno, che da' granosi paschi ai nidi caccia rabbia de' venti che fremendo vanno con tuoni e lampi, e 'l nero aer minaccia grandine e pioggia, e a' campi strage e danno: timide stanno per Ruggier; che male a quel fiero pagan lor parea uguale.

Non fronda verde, ma di color fosco; non rami schietti, ma nodosi e ’nvolti; non pomi v’eran, ma stecchi con tòsco. Non han aspri sterpi folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti. Quivi le brutte Arpie lor nidi fanno, che cacciar de le Strofade i Troiani con tristo annunzio di futuro danno.

E questi benedetti nidi? egli disse scotendo la bella testa canuta. Non li toccare, Calisto. Tutti i nidi erano abbandonati, vacui, esanimi. Le ultime ospiti erano partite. Un'occhiata di sole languida scendeva su la casa chiusa, su i nidi deserti. Nulla era più triste di quelle esili piume morte che qua e l

I fiori, i nidi, le corse a l’aperto, De l’aurea fanciullezza il folle riso?... Chi l’uom temprato a le titanie lotte In questo bimbo ha ucciso?... .... Silenzio.

Come al calore del sole di aprile si squagliano le nevi e scendono a precipizio i bei ruscelli chiari, mentre il sole si purifica dalle nebbie, mentre le rondini fabbricano i nidi sotto le gronde e va per tutta la natura una contentezza intima che fa fremere le foglie degli alberi e delle siepi, così pareva anche a lei d'essere tutta una primavera,

La signora pareva così allegra, così contenta laggiù! Perché non ci tornava? La casa era rimasta intatta, non era mutata in nulla. Il giardino era diventato più folto. Gli alberi di lilla, un bosco!, erano in piena fioritura. Non giungeva fino alla Badiola il profumo, verso sera? La casa, il giardino, proprio, aspettavano la visita. Tutti i vecchi nidi sotto le gronde erano pieni di rondinelle.

Filippo Bertone era andato ad abitare laggiù. La rondine, al suo ritorno da quelle parti, aveva trovato occupato il vecchio nido ed era andata più lungi a fabbricarsene un altro. L'altezza di questo era a un dipresso la medesima, cioè sotto le travi del tetto. E non è questa forse la postura più acconcia pei nidi? Dopo tutto, il primo nido di Filippo Bertone dava sopra una sequela, anzi una confusione, di tetti più bassi; laddove il secondo dava in una corte abbastanza spaziosa, dov'erano certe scuderie, e vedeva le spalle d'una gran casa, che poteva, dall'altra banda, pretendere al nome e alla dignit