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Aggiornato: 27 giugno 2025


Indossava un abito corto, stretto ai fianchi opulenti, un corsaletto le cingeva il busto scultorio; portava il cappello all'italiana; al collo teneva un fazzoletto di seta negligentemente annodato, in mano la carabina, alla cintura un pugnale ed una pistola.

Legame annodato col nodo della superbia e con la propria reputazione, col nodo del timore servile; che, per timore di non perdere le signorie temporali, perdono la grazia e caggiono nella maggiore confusione che venire possino, essendo privati della dignitá del Sangue.

Intanto raggiungevamo di cento in cento passi due o tre mule cariche, soldati a cavallo, servi a piedi; piccoli frammenti della carovana che si stendeva per più d'un ora di cammino. Fra i soldati ve n'erano alcuni di Laracce, stracciati, con un fazzoletto annodato intorno al capo e un fucile rugginoso fra le mani; e fra i servi, dei ragazzi di dodici o quindici anni, non mai visti prima d'allora, i quali erano scappati, mi fu detto, da Mechinez e da Karia-el-Abbassi, e s'erano aggregati alla carovana, senz'altro addosso che una camicia, per andare a Tangeri, la citt

Il pranzo si protrasse ancora meno animato; il dottore affettava il silenzio, Lamberto ed il sindaco, disorientati dalle ultime parole di De Nittis, non trovavano più l'accento ordinario della conversazione, mentre la signora Giulia seguitava a rimpinzare Nello sempre in ginocchio sulla sedia, e col tovagliolo annodato al collo, che lo faceva sembrare anche più grosso.

Agosto, settembre e ottobre, passarono come in un sogno delizioso. Oh, le belle passeggiate ne' dintorni! le scorpacciate di more sotto al grand'albero, con la faccia e le mani impiastricciate di rosso, facendo a rubarsi le più grosse, e le più mature! Oh, le belle sere passate al lume di luna nell'aia, sdraiati sulla paglia, a sentire l'allegre canzoni de' contadini, accompagnate dallo scaccia pensieri; o i cori stupendamente intonati con quelle cadenze larghe e malinconiche che fan vibrare le parti più riposte del cuore! E la raccolta delle frutta nell'autunno, e la vendemmia con i balli nel prato al suono dello zufolo accompagnato dall'accordo delle voci dopo la tramuta! che lo studente, ritornato a Palermo, alzava la faccia spesso dal libro, e con l'anima inondata di mesta tenerezza, restava assorto in que' ricordi, fra' quali si moveva la figura della cugina col visino bianco tanto simpatico, e gli occhioni bruni e le grosse trecce nere che soleva portare sulle spalle. E or la vedeva seduta in casa, curva sul suo lavoro d'ago o di ricamo; or in mezzo a' campi per la viottola costeggiata di siepi di sambuco, con una rosa fra' capelli; or seduta nell'aia col bel viso illuminato in pieno dalla luna; or sotto al gelso, a rizzarsi sulla punta de' piedini, e stender la mano per cogliere una grossa mora: la manica del vestito scivolando, lasciava a nudo un braccio bianco come neve: oh, quella manica caramente indiscreta! Allora , aveva un bel rileggere il periodo, fare tutti i suoi sforzi per carpirne il senso; dopo due o tre parole la mente ricorreva dietro a quel caro fantasma. Pensava con un dolce trasalimento che una volta in cui lei gli mostrava certi cardellini che un contadinetto le aveva portati la mattina stessa, le loro mani s'erano incontrate nel carezzarli, ed essa s'era fatta rossa rossa: ricordava anche com'era vestita quel giorno.... d'una veste di mussola azzurro cupo, con delle mostre di tela color caffè crudo, aveva sul capo, e annodato sotto il mento, un fazzoletto di seta bianca: pensava che l'ultima volta ch'egli lasciò la villa, nell'accomiatarsi, aveva tenuto a lungo fra le sue la mano che la fanciulla gli abbandonava, e s'erano guardati a lungo negli occhi: quel suo sguardo l'aveva accompagnato come una carezza nel montare a cavallo, nel voltarsi indietro a salutar per l'ultima volta l

Avevano la medesima sottana di lanetta scura, il medesimo scialletto nero, e sul capo, uso cuffia, il fazzoletto pur nero di maglia grossa, che annodato, stretto sotto il mento, lasciava appena sbucare la loro faccetta tonda, col naso grosso, lungo, rosolato dal sole.

Del resto, sempre vestito colla sua popolesca attillatura; una giacca di panno del colore di fava secca; un fazzoletto di seta rossa sprezzatamente annodato al collo; i calzoni a quadrelli, anticamente del color del latte, ma ingialliti dall'uso; insomma, quell'Adone da quadrivio che i lettori rammentano.

E così, piene di borse, di fagotti, con un'oca "bella grassa" e un sacchetto di noci, le due vecchierelle, sempre collo scialletto nero e col fazzoletto di maglia grossa annodato sotto il mento, capitarono a Milano, tenendosi vicine vicine, per non perdersi in quel diavolesso, in tutta quella gran confusion!

Era vestito di velluto oscuro con bottoni inargentati. Le uose affibbiate fino al ginocchio coprivano un piede comparativamente piccolo e ben fatto e contornavano graziosamente la polputa sua gamba. Al collo cingeva una cravatta di seta nera ed un elegante fazzoletto di raso rosso sciolto circondava le sue magnifiche spalle annodato sul petto.

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