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Inoltre ci vogliono molti riguardi nel portarlo in volta, nel caricarlo sulle spalle, e nel deporlo sopra il cavalletto. Se fosse sulle ruote, non occorrebbero queste attenzioni. Via via, state sicuro che farò le cose come si deve. Da bravo, caro Simone, rendetemi questo servigio, datemi il mezzo di raggranellare qualche soldo, perchè il bisogno in questi giorni mi angustia ferocemente.

Questo, ed altre cose che seguono, non sono più vere per me, siccome dimostra il fatto della presente edizione, che è la seconda del libro, e potrebbe dirsi più ragionevolmente la prima; tanto l'antecedente fu ristretta per numero di copie, e soffocata per angustia di mercato.

Intanto la vedova di Vittore, su d'una panca nello stanzone del portinaio di quel gran palazzo, con quanta angustia un cuor materno può avere, aspettava, sperava, temeva da due lunghissime ore. Chiusa nel suo nero scialle di grossa lana, col velo sugli occhi e gli occhi a terra, la povera donna tremava, e si sentiva un freddo per le ossa, come nel fitto dell'inverno, benchè si fosse ancora al principio di settembre. Le avevano detto tanto della generosit

Dal matrimonio di Luisa Vellia con Giacomo Cènci nacquero a breve intervallo di tempo quattro figli, i quali dalle carte di famiglia ricavo avere avuto nome Francesco, Felice, Cristofano ed Angiolo. Vivevano nella via di san Lorenzo Panisperna dentro casa, lontana certo dallo splendore che desiderava l'alto lignaggio di Giacomo; pure una volta secondo i bisogni della famiglia con discreta convenienza fornita: ma Francesco Cènci, passata che gli fu la paura incussagli da papa Clemente VIII quando lo costrinse a somministrare al suo figlio 2000 scudi annui di pensione, e conoscendo come (quantunque egli stesse su l'austero) bene altra fosse la sua dalla mente di Sisto V, incominciò prima a stentargliela, poi a ridurgliela, e infine non gli dava quasi più niente; onde la famiglia vivevasi in angustia grande, stretta da ogni necessit

Sul far della sera, quando la famiglia si trovò raccolta sotto il frondoso castagno che proteggeva l'umile dimora, e in uno di que' silenzii che svegliano le care memorie e fanno sentir più vivo l'incanto d'una bella natura, Damiano, che sedeva fra Stella e la madre: Vi ricordate, mamma, cominciò a dire, di quella notte che morì nostro padre, e della promessa ch'io gli ho fatta, quando ci dava la sua benedizione? Io ho preso sopra di me di tener il suo luogo, di conservar il suo nome onesto, di far di tutto per voi... Allora ho fidato troppo in me; non ho saputo darvi che angustia e povert

Appena fummo soli, Topler cominciò a brontolarsi, camminando via curvo con gli occhi a terra: Oh che bestia! Oh che bestia! Oh che povera stupida bestia! Non pensavo a domandargli di chi parlasse; ero nella massima angustia e pensavo solo al modo di procacciarmi presto notizie. Intanto gli chiesi coll'accento più indifferente che seppi, se la signorina fosse cagionevole di salute.

In fondo in fondo, non recavano molto sollievo alla terra, che troppo aveva serrati addosso i nemici; senonchè, per questa medesima angustia del teatro della guerra, mettevano ogni volta a risico una parte dell'esercito assediante, che era su tutti i punti costretto ad una ugual vigilanza, e doveva, nella persona del suo comandante, viver sempre in sospetto.

Quella lettera, che non sarebbe stata scritta ove il maresciallo Bellegarde non avesse avuto notizia che la giunta non riconoscea l'esistenza della congiura, trasse di angustia i giudici, che mal sapevano porre d'accordo i dettami, alquanto sommessi, della loro coscienza e le ben note brame del governo. Dacchè l'imperatore obbligavasi a non ratificare la condanna che venisse da loro proferita contro gl'inquisiti; ogni scrupolo si dileguava. Se la forza della verit

La carcere dove essa fu mutata nel recinto istesso del castelletto di porta Romana, era proprio conveniente a quei tempi, in cui furono fabbricate le Zilie di Padova da Ezelino, e da Galeazzo i Forni di Monza, nei quali i condannati si calavano per un foro della volta, e posavano sopra un pavimento scabro e convesso, in tanta angustia di spazio, da non potersi tirar ritti sulla persona, distendere per terra.

No, no diss'ella sono troppo felice. Sedetti accanto a lei. Ci guardavamo in silenzio, e certo il mio viso esprimeva una segreta angustia, perchè Violet mi stese la mano e la sua fisonomia irrigidita mutò improvvisamente, si ricompose in un sorriso dolcissimo.