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Poi ch’io potei di me fare a mio senno, trassimi sovra quella creatura le cui parole pria notar mi fenno, dicendo: «Spirto in cui pianger matura quel sanza ’l quale a Dio tornar non pòssi, sosta un poco per me tua maggior cura. Chi fosti e perché vòlti avete i dossi al , mi , e se vuo’ ch’io t’impetri cosa di l

O Ugolin de’ Fantolin, sicuro è ’l nome tuo, da che più non s’aspetta chi far lo possa, tralignando, scuro. Ma va via, Tosco, omai; ch’or mi diletta troppo di pianger più che di parlare, m’ha nostra ragion la mente stretta». Noi sapavam che quell’ anime care ci sentivano andar; però, tacendo, facëan noi del cammin confidare.

Siena dolente i suoi migliori invita a lagrimar intorno al suo gran Tondi, al cui valor ben furo i cieli secondi, poscia invidiaro l'onorata vita. Marte il pianger di lei col pianto aita, morto 'l campion, cui fur gli altri secondi; io prego i miei sospir caldi e profondi, ch'a sfogar gran duol porgano aita.

O Ugolin de' Fantolin, sicuro e` il nome tuo, da che piu` non s'aspetta chi far lo possa, tralignando, scuro. Ma va via, Tosco, omai; ch'or mi diletta troppo di pianger piu` che di parlare, si` m'ha nostra ragion la mente stretta>>. Noi sapavam che quell'anime care ci sentivano andar; pero`, tacendo, facean noi del cammin confidare.

L'amico stette immobile un tratto a guardarlo; quindi posò l'archibugio e andò a sederglisi gravemente da lato. Ah, ah! c'è del grosso in aria!.... diss'egli. Giacomo, vuoi tu dirmi che hai? ma chetati, perdiana! Non sei più un bambino da latte. Lascia pianger le donne, che piangono spesso, perchè piangono bene.

Pianger perchè? se mia fortuna piangi, Giusto non sei, pio, Che tutta nel morir recai finita La gioia di mia vita. Pianger perchè? se il mal che mi fu tolto Piangi, ed accusi Iddio Se per assenzio mi fu dato miele, Il piangere è crudele. Pianger perchè? se questo pianto amaro, Ch'ora ti solca il viso, Non proverò giammai, non è pietosa Invidiabil cosa?

quantunque perdeo l’antica matre, valse a le guance nette di rugiada, che, lagrimando, non tornasser atre. «Dante, perché Virgilio se ne vada, non pianger anco, non piangere ancora; ché pianger ti conven per altra spada». Quasi ammiraglio che in poppa e in prora viene a veder la gente che ministra per li altri legni, e a ben far l’incora;

Ben se' crudel, se tu gia` non ti duoli pensando cio` che 'l mio cor s'annunziava; e se non piangi, di che pianger suoli? Gia` eran desti, e l'ora s'appressava che 'l cibo ne solea essere addotto, e per suo sogno ciascun dubitava; e io senti' chiavar l'uscio di sotto a l'orribile torre; ond'io guardai nel viso a' mie' figliuoi sanza far motto.

Ecco dolenti mi s'accrescon gli anni A pianger de' miei regi il sangue morto, E bene esperta de gli umani inganni Ritrovo angoscia, ove cercai conforto. Quì per la forza de gl'interni affanni Bagna di caldi pianti il viso smorto, E tra lunghi sospir non fa parola. Ma quei tormenti il Cavalier consola: XVII

Guardavo innanzi a me, sperando di scorgere la figura del vecchio. Pensavo alla tenerezza del vecchio pel suo figlioccio, a quel desolato amore senile, a quelle grosse mani callose e rugose che avevo visto ingentilirsi e tremare su le fasce bianche. Pensavo: "Come piangerebbe!" Vedevo il morticino in fasce disteso su la bara tra corone di crisantemi bianchi, tra quattro candele accese; e Giovanni inginocchiato piangere. "Mia madre pianger