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Il numero dei morti e feriti austriaci fu grande e molti furono i prigionieri; fra questi è morto il principe Bentheim, ed è rimasto prigioniero il generale principe Hohenloche. I nostri erano comandati dal Re col Duca di Savoia; generale di Divisione era il Bava; le brigate che vi presero parte furono quelle delle Guardie di Aosta, Cuneo, Acqui e Sardegna.

Rimasto vacante per la morte d'un deputato un collegio della provincia di Cuneo, gli elettori pensaron a lui e delegarono una Commissione di notabili a offrirgli la candidatura nei termini più lusinghieri. Sarebbe stato singolarissimo onore pel collegio l'essere rappresentato da un uomo di tanto merito, un uomo che, così giovine, era gi

L'Oceano Atlantico, p. es., presenta sempre nella sua parte settentrionale, al di sotto dell'Islanda, un campo di bassa pressione che d'inverno si espande ad occupare tutta la zona temperata dell'oceano stesso, riducendo a un piccolo cuneo la zona subtropicale d'alta pressione da cui emanano gli alisei di NE.; intanto un campo di pressione molto alta, col massimo nella Siberia orientale, occupa quasi tutto il continente spingendosi con uno sprone sull'Europa centrale.

Non essendovi, nelle Alpi Marittime, altre stazioni meteorologiche fuorchè quelle della costa, poi Cuneo e Boves, sul limitare della pianura, non possiamo dare sul clima delle alte regioni notizie di qualche rilievo. A Tenda, dal luglio al 15 settembre, la temperatura di giorno è ben raramente superiore ai +25° C. (misurammo una volta +28°), mentre la notte si mantiene d'ordinario tra 15° e 19°. Però, in tutte quelle vallate aperte verso sud, ed accessibili ancora ai venti del mare, l'influenza del clima marino si fa sentire sino ad altezze molto ragguardevoli e vi cade relativamente poca neve, essendo un caso ben raro che questa, come nel 1895, perduri a Tenda più settimane. Del resto, dalla fine di giugno alla met

Così la politica italiana del bonapartismo, splendidamente incominciata, periva miserabilmente. Il liberatore della Lombardia era riguardato come il nemico mortale degl'italiani, e questa volta ben a ragione; perché la sua guarnigione a Roma era il cuneo di ferro che spaccava in due il giovine regno.

Ma il Duca di Savoia, che colle brigate Cuneo e Regina si era avanzato alla testa di tutti, si trovò arrestato dal melmoso letto di quei piccoli torrenti che si scaricano più in basso nel fiume Tione.

In una delle mie brevi fermate a Milano allora (poichè specialmente Napoli e Cuneo mi tennero occupato per quasi tre anni), mi venne offerta dalla Societ

Non ebbi la fortuna di trovarmi sul Clapier col tempo sereno, ma confesso che non credo di aver perduto molto. Le catene delle Graie e Pennine offrono quasi lo stesso aspetto, viste dal Colle di Tenda o dietro a Cuneo, come dal Clapier, e del resto, tra queste cime tanto lontane, non spiccano in modo imponente che pochi gruppi molto nevosi, quali il Gran Paradiso ed il Monte Rosa; il solo picco abbastanza lontano che per se stesso appare maestoso è il Monviso, che si vede da quasi dappertutto; molto attraente è certo l'aspetto della pianura che non è troppo lontana, ma pure spesso velata dalle nebbie; però la si vede ben meglio dalla Besimauda o dal monte l'Arp. Quanto al mare, anche nei giorni più limpidi, mai non vidi dai monti di queste Alpi, distanti almeno 30 chilometri dalla costa altro che una specie di piano abbastanza stretto, in apparenza immobile, senza lustro ed il cui uniforme colore bigiastro spiccava sull'azzurro dell'orizzonte. È vero che il Freshfield, dalla Cima di Nasta, vide una cappella vicina a Cannes ed il fumo del treno che proseguiva verso Nizza; ma questo deve essere un caso ben raro! In generale nelle vedute di paesaggi così lontani, c'entra più l'immaginazione che l'occhio, e l'immaginazione la si ha anche quando la nebbia vela l'orizzonte. Per me, le parti più amene del panorama del Clapier sono il bel bacino di San Grato, coronato da prati e boschi, le foreste di castagni dietro a Belvedere, i verdi monti della Valmasca ed attorno a Tenda, e sette laghetti, fra altri il Lago Bianco coperto di «icebergs» e gran parte del Lago Lungo. Imponente è invece l'aspetto di tutte quelle giogaie, per lo più nude, rocciose ed oscure; specialmente distinguonsi l'altissima Serra dell'Argentera, la lunga cresta del Carbonè, i picchi della Lusiera e del Ciaminejas, il Bego simile ad un cupolone, il Capelet, la Cima dei Gelas e la Punta della Maledìa. Quest'ultima, chiamata Cima di Caire Cabret sulla carta sarda, e lasciata senza nome sulla nuova dell'I. G. M., che le d

Scuole simili alla nostra furono istituite nel 1842, per cura di Felice Foresti e di Giuseppe Avezzana, in Nuova York, per cura del professore Bachi in Boston, e per cura di G. B. Cuneo in Montevideo. Intanto la scuola mi fu, come dissi, occasione di contatto frequente cogli operai italiani in Londra. M'occupai, scelti i migliori, d'un lavoro più direttamente nazionale con essi.

Nullo affidò un mezzo battaglione al capitano Zasio, commettendogli di piantarsi su Carpinone, arduo monte di prospetto a Pettorano. Collocò il maggiore all'osteria con sessanta uomini di riserva; e a me ordinò di munire, coi seicento rimanenti, il colle di Pettorano che protende una delle sue pendici a guisa di cuneo orizzontale verso Isernia.