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E il sottotenente Zasio: Non sappiamo nulla di Garibaldi, ma quando ei tace agisce. «Precedetemi, e a rivederci prestodisse quella notte che ci mandò qui. Egli suol fare più che non prometta. Senza navi da guerra non può tentare con molta gente lontani sbarchi. Uccello di terra e di mare, sapr

Il giovine Zasio, che in fatto di erudizione non gradiva lo scherzo, rispose con qualche enfasi: Meddix-Tuticus non era un nome proprio, ma il titolo del magistrato supremo di ciascuna societ

Alle due e un quarto chiudevasi lo sportello della prima, e via con Garibaldi, Menotti e Basso. Missori, Nullo, Canzio, Trecchi, Zasio ed io, dietro nell'altre due.

La sera del 10 ottobre io entrai nella stanza del circolo con la tabella in mano dell'ordine del giorno. Dunque dimani lo champagne a Napoli, disse il tenente colonnello Missori. Chi paga? dimandò il capitano Zasio. Paga Mario, oggi promosso capitano, Pagherò, salvo il caso di forza maggiore. Ecco l'ordine del giorno. E lessi.

Stette Nullo sospeso; poi acconsentì. Per rendermi autorevole mi diede la sua berretta di maggiore, il luogotenente Zasio per compagno e una guida. Spiccato un ramoscello di salice e appiccicatovi a foggia di pennoncello la mia pezzuola, con codesto segno parlamentare precedevami la guida. Un cacciatore con carabina spianata ci cantò l'alto chi va l

Non dimenticare, ripigliò il capitano Zasio, che di venti citt

Misericordia! esclamò Nullo, a tanto sfoggio d'impreveduta erudizione. Scommetto che ha il libro in tasca, disse Caldesi procedendo alla perquisizione personale. Perdio non l'ha! Fresco di collegio il giovinotto! Mette appena i baffi. Or bene, in che anno urbis conditæ intervenne la rassegna? E Zasio: Nel 529 per paura della invasione dei Galli.

Ferma, ferma, gridò Caldesi al cocchiere; e il cocchiere arrestò subitamente i cavalli. Che c'è? chiese il capitano Zasio. E Caldesi con uno scoppio di risa: Il nome di quel vescovo?

Sull'imbrunire il gentiluomo di Bojano ripresentossi a Garibaldi, sollecitatore pertinace degli aiuti contro la reazione e affrontatore imperturbabile del corruccio del generale; talmentechè questi alfine cedette e nominò il tenente colonnello Nullo al comando della impresa, il capitano Zasio e me quali suoi aiutanti. Il Paggi suggerì di aggiungervi il maggiore Caldesi, e vi fu aggiunto.

Entrai nella stalla con Missori, Nullo e Zasio, e vi trovai il dittatore seduto su una pancuccia, a due passi dalla coda del suo cavallo: stavagli davanti un barile in piedi, sul quale gli fu apprestata la colazione. Una bottiglia d'acqua, una fetta di cacio e un pane. L'acqua per giunta infetta.