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Seduto vicino, un tenente aviatore romano chiacchierone, gioviale, scherza invita tutti a dividere il suo cestino poi mangia parlando colla signora milanese: Stamattina, ho volato su Peschiera. Fui attaccato da un cacciatore austriaco. Subito l'ho contrattaccato, ma non ho potuto sbatterlo giù. Aveva un motore più forte del mio.

Ora indovinate a chi facesse l'occhiolino, costui! Alla fanciulla di casa Salvani. Come vedete, ci aveva buon naso. Qualcheduno gli aveva detto un giorno che la sua pigionale dell'ultimo piano era un fior di ragazza, e che egli certamente, da quel gran cacciatore che era, aveva dovuto porle gli occhi addosso, sapendo bene che non era sorella di quello spiantato del Salvani.

Stette Nullo sospeso; poi acconsentì. Per rendermi autorevole mi diede la sua berretta di maggiore, il luogotenente Zasio per compagno e una guida. Spiccato un ramoscello di salice e appiccicatovi a foggia di pennoncello la mia pezzuola, con codesto segno parlamentare precedevami la guida. Un cacciatore con carabina spianata ci cantò l'alto chi va l

Poteva parere nel suo complesso una foggia da cacciatore.... ma qualche cosa vi mancava per osser completa. guardando al viso e alla corporatura del personaggio non vedevasi cosa che menomamente potesse acconciarsi ai costumi di un cacciatore.

Tutti sanno quale famoso cacciatore egli fosse e come non fallisse mai il suo colpo; quelli che lo avvicinarono, lo narrano gelosissimo della riputazione di buon tiratore e intollerante dell’altrui mediocrit

Io pensai: s'ei non è il Diavolo, come ha detto Candido, per lo meno ha da essere suo cugino; però che io ci vedessi allora, e veda sempre, mercè santa Lucia, come un cacciatore; e non pertanto non mi bastasse l'animo di scorgere altro, che una macchia cenerina grande come un pugno. «Chi di voi, continuava costui, mi riporta i tre aquilotti si godr

La signora era in cucina a far colazione, e la pastora tutta in faccende a servirla. La colazione fu brevissima, e la Signora, con un secondo gentile inchino, passò d'innanzi al Pittore, per assidersi al di fuori su di un tronco d'abete, facente funzioni di poltrona. Il cacciatore in attesa della sua guida, è sulla porta di cucina e beve una tazza di latte stando in piedi.

"Ov'è tuo padrino?" chiese il cacciatore, dopo ricambiate le amorevoli accoglienze del fanciullo. Ma questi rimase muto. "Ov'è Marcello?" ripeteva l'altro ancora. Singhiozzando dolorosamente il giovinetto mormorava "Morto!".

In tutto quel periodo, come prima e come dopo, seguitò la vita di cacciatore ascoltando forse sulle cime dei monti nell'aria trepida il rombo immaginario delle battaglie infelici, che si combattevano per l'Italia. Intorno a lui tutto era calmo. I contadini non s'occupavano che dei ladri infestanti per la mancanza di un qualunque governo, mentre giù nel paese invece la grossissima maggioranza assisteva alla rivoluzione come ad una avventura della quale era gi

Le più belle donne avevano una falange d'ammiratori, quasi tutti veneziani, che ne aspettavano ogni anno il passaggio, non diversamente dal cacciatore che aspetta lo stormo della ghiotta selvaggina.