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La sostanza proteiforme del bonapartismo offrì un'arma a qualunque opposizione, un appagamento a ogni passione nazionale. Era certo assai comodo schernire i Borboni col nome dell'imperatore popolano e il pacifico re dei borghesi con l'eroe di Austerlitz, e contrapporre a ogni governo debole il grandioso ordinamento dell'impero. E siccome lo splendore dell'impero usato per tanti anni dall'opposizione era un po' abusato, venne in fine a tempo la leggenda napoleonica a raggiungere lo scopo. Il duro despota, che si era uniformato al criterio che «solo un soldato sa regnare; bisogna governare solo con gli stivali e gli sproni», adesso, venti anni appena dopo la sua morte, dagl'insensati della mezza cultura era tenuto come un eroe della libert

Con tutto ciò, non abbiamo ancora posto il dito sul male fondamentale della costituzione in Francia. In sostanza, cotesto stato burocratico napoleonico, col suo parlamento appiccicato, era un'astrattezza; nemmeno una dinastia nazionale e un popolo meno ingovernabile avrebbero potuto conciliarsi in pace in uno stato che effettivamente era diviso al cuore. Quando il barone di Blittersdorff visitò Parigi nel 1824, sentì dovunque la lagnanza: «noi abbiamo il dispotismo di Bonaparte, sfruttato dagli emigrati». Similmente scrisse del bonapartismo Paul Louis Courier: c'est un empire qui dure encore. La lagnanza era ben fondata; ma si errava, se si attribuiva la colpa a mala intenzione dei governanti. Il difetto era insito nelle stesse istituzioni. La sconsolata incapacit

Certo, la soluzione della questione di Oriente annunziata dalle penne del bonapartismo fu tutt'altro che raggiunta con la pace di Parigi. Cacciata dalle foci del Danubio, la Russia frattanto compì l'assoggettamento del Caucaso e l'abbracciata del Mar Nero: enormi conquiste nell'Asia interna prepararono nuove catastrofi al Bosforo, e appena quindici anni dopo la pace di Parigi la Russia si dichiarò formalmente sciolta dal patto innaturale, che aveva convenuto la neutralit

Si raccolse a poco a poco sotto la guida dell'Ollivier un nuovo partito del centro, liberale insieme e dinastico, il tiers parti: chi però conosceva l'agile chiacchieratore, dubitava seriamente, se era a cercare proprio la forza morale, che avrebbe ringiovanito uno stato ammalazzato. Si comprende l'acre sprezzo del despota pei suoi nemici, pel vino spumante di quei discorsi di opposizione. I discorsi di tre ore l'uno, con cui il vecchio Thiers soleva rapire il corpo legislativo, colpivano a segno con alcune punte acute e maligne le debolezze e i falli del bonapartismo; ma tradivano a ogni passo la sterilit

Per dare ai lettori un'idea dello stile seguito dal bonapartismo nella fabbricazione delle sue favole, nella sua mitificazione, menzioniamo l'edificante istoria, la quale racconta il come cotesto Saulo si convertì in napoleonico Paulo.

Così la politica italiana del bonapartismo, splendidamente incominciata, periva miserabilmente. Il liberatore della Lombardia era riguardato come il nemico mortale degl'italiani, e questa volta ben a ragione; perché la sua guarnigione a Roma era il cuneo di ferro che spaccava in due il giovine regno.

Il carattere del bonapartismo si manifesta forse nel modo più chiaro nei suoi rapporti con la Chiesa. Quantunque Napoleone non si sia mai sottratto interamente ai lontani riverberi della sua educazione cattolica, pure è certo che nel suo contegno verso Roma gli diedero sempre il tono le considerazioni politiche. Il tedesco Federico tra gravi dubbi e lotte spirituali inclinava a libero pensatore, il côrso per calcolo politico propendeva a papista. Una morale senza religione è una giustizia senza tribunale, disse il suo fido Portalis; ma gi

Tra tutti i viventi, dopo Napoleone III, nessuno più del signor Thiers ha potentemente promosso il bonapartismo, e fra tutti quelli a cui il nuovo impero non ha risparmiato i suoi colpi, nessuno meno di lui merita compassione. Chi tuttora nutriva il sospetto, se l'odio di milioni d'uomini al grande macellatore in realt

La più recente storia della Francia si svolge in buona parte tra le file del quarto stato. Caduto il primo impero, il bonapartismo sopravvive negli animi e principalmente nella fantasia delle folle popolari francesi. Se noi più indoviniamo che comprendiamo i segreti dell'anima dei bassi ceti della nostra propria nazione, tanto più rimaniamo completamente sospesi davanti all'enigma come mai un esecrato macellatore è potuto a mano a mano apparire amabile a una nazione straniera, come mai un duro tiranno sembrarle un dio. In questo caso sono in atto le forze elementari dell'istinto popolare; e noi ci contentiamo di poche postille, e pel resto ci richiamiamo all'antichissima esperienza, che solo ai sacerdoti e ai condottieri accade di diventare, nel vero senso, eroi nazionali. Solo all'eroe della fede e all'eroe della spada è sancito quel supremo favore popolare, che entusiasma i milioni di uomini e schiude la bocca alla leggenda. Su tale argomento la limitatezza, l'incertezza di ogni conoscenza storica si parano dinanzi all'animo in modo scoraggiante. Non solo il giudizio sulla ragione e sul torto delle lotte passate è preso, come s'intende facilmente, nel vortice di una eterna trasformazione; ma anche la questione su quali dei fatti avvenuti meritano l'attenzione e sono degni di essere ricordati, è risoluta dai posteri in modo ben diverso che dai contemporanei. Come una pubblica biblioteca, se vuol rispondere interamente allo scopo, deve contenere a un dipresso tutto ciò che si stampa, perché nessun contemporaneo è in grado di presagire se le fantasticherie oziose di uno sciocco cuculiato appariranno alla posterit

Gli alleati del conquistatore livellatore sono gl'impulsi ideali del secolo ampiamente diffusi. Nelle grandi classi popolari, come, per esempio, nella folla della media cultura e nella burocrazia, la quale coscientemente o incoscientemente accede dovunque allo spirito del bonapartismo, il desiderio dell'eguaglianza costituisce la più potente di tutte le tendenze politiche. Il dominio napoleonico, avendo reso instabili le frontiere di tutte le nazioni e dati all'onda tutti i rapporti politici, ha esteso assai lontano di l