United States or Ecuador ? Vote for the TOP Country of the Week !


Certo questa meditazione si addentrò più oltre nelle viscere, se non che fu di tanto travaglio, che le labbra non la poterono altramente articolare. All'improvviso percuotendosi la fronte aggiungeva: «Ed io non avrò Yole? se sopravvive....» Non aveva ancora finito, che la tempesta scoppiò sul castello: egli giunse le mani, e le alzava supplichevole al cielo; poi, quasi stimasse quell'atto mal conveniente, sorgeva per prostrarsi; le sue ginocchia percossero sopra il petto di uno scheletro, e le costole gli si spezzarono sotto con tale scricchiolio, che parve lamento; per questo mutò luogo, anzi togliendo occasione dal caso si pose a scongiurare: «O forza che distruggi, intendi una volta il mio voto, voto di creatura vicina ad esser distrutta, proferito su l'altare della distruzione: l'esperimento dei secoli ti ammaestra, che la terra invecchia di anni, e d'infamia; che più schifoso di figlio in figlio si trasmette il retaggio della colpa; che ormai non v'ha luogo innocente ove il giusto potesse far la preghiera, non pietra che non abbia sostenuto la testa di un trafitto, non zolla che non sia sparsa di sangue invendicato; illumina la luce le stragi manifeste, nascondono le tenebre la perfidia occulta: tutti a nostra posta siamo destinati ad esser traditi, e traditori.... Se la donna, che con la prima colpa chiamò sopra il suo capo e sul nostro la morte, fosse risuscitata alla vita, e dalla sponda del sepolcro vedesse i fatti dei feroci che uscirono dal suo fianco, si coprirebbe spaventata con la lapide invocando di morire un'altra volta. Gi

E se la morte fisica arriva precoce per gli anni, anche troppo tarda sopraggiunge per le cure rodenti, per le passioni che limano, e per gli occhi diventati ciechi nel contemplare una luce che consuma. Quando poi l'uomo sopravvive a se stesso, che cosa attende dal suo cervello e dal suo cuore? Ahimè! Una congestione, od uno aneurisma.

Nel caso del Nietzsche, d'uno scrittore che ha perduto effettivamente, durante le sue speculazioni, il bene dell'intelletto, e che sopravvive a stesso miseramente vegetando, la tentazione di giudicarne pazzesca tutta quanta l'opera è veramente fortissima e generale. Se non che questa critica, quanto più è facile, tanto meno persuade.

Ancora oggi sopravvive nelle citt

Alla orientale immagine dell’Arabo Ibn Gubayr, valentino, intorno i manieri della Cuba e della Zisa sopravvive la gentile leggenda popolare, creduta anche dal Fazello, che Cuba e Zisa siano nomi di due figliuole d’un emiro di Sicilia; e la Cuba è dal seicento quartiere dei militari, i quali vi compiono l’opera devastatrice del tempo, e la Zisa, più fortunata, accoglie i Principi Sandoval⁵⁵.

Invece mi si era detto: ella ha patito, ha pianto, ebbene eravamo conoscenze vecchie. Un uomo felice diventa decrepito centenario; è dimenticato prima che morto. Un altro disgraziato muore giovane: il suo ricordo sopravvive spesso dei secoli. Chi pensa a Matusalem, chi non ha pianto Abele? Dicevano i Greci: chi muore giovane è caro agli Dei. Certo egli è carissimo agli uomini.

Come al prete mancava la voce per lo strazio, ella gli pose la mano sulla spalla, quasi a confortarlo, ed egli continuò. Giunto alle parole Virgo fidelis, un singhiozzo gli spezzò la voce... Oh! era ben lei la vergine fedele, la vergine martire del proprio ideale, l'ermellino che non sopravvive alla macchia!

In genere i monasteri al d'oggi hanno un non so che di desolato, di morto, come di cosa che non risponde più all'indole dei tempi. Qui invece nulla è mutato; l'atmosfera morale di vari secoli addietro, sopravvive; i monaci continuano a salmodiare, a pregare, a tacere, a lavorare come in passato, rivestiti degli stessi abiti, negli stessi locali, con la stessa monotona uniformit

Più volte si era detto nei giorni del dolore, quando si sentiva soverchiato dal peso de' suoi affanni: «se non fosse mia madreSua madre morta, composta nel sepolcro, tributate alla sua memoria tutte le cure estreme dell'affetto, che sopravvive ad un essere adorato, egli era venuto a Venezia per compiere la ferale promessa.

«Tutte le pagine del nitido volume allettano per la vita vera e palpitante, che emana forte e spontanea... Il libro s'intitola dalla prima novella, che apre degnamente il volume. «Ma la migliore, a mio giudizio, è la terza, Amore e fame. In essa è tratteggiata splendidamente la lotta contro la miseria, contro l'esaurimento delle forze intellettuali, a cui sopravvive e grandeggia l'amore.