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Oropa, 27 agosto 1874. Amica, Devi sapere ch'io sono venuta ad Oropa coll'Albo da disegno e qualche libro, di quelli che, scritti in faccia alla natura, vogliono essere letti sotto l'immenso cielo, con una zolla d'erba a leggìo, con un fiore a segno, coll'auretta che ne volge le pagine, quasi profumando i pensieri ad esse consegnati. Cara amica, tra pochi giorni io partirò da questi monti! Sono certissima che l'albo mi far

Se ella fosse tornata?... Una zolla di terra bagnata, tracciando una macchia bruna sotto ad un pino, le fece battere rapidamente il cuore. Le era parsa la figura di sua sorella che stesse ad aspettarla. Ma nessuno aspettava. Il sentiero era deserto, dominato dal silenzio delle grandi altezze. Sulla porta della baita, la ciotola piena d'acqua ed il pane giacevano allo stesso posto.

L’anima veglia e prega: e su la vita informe che nel mio grembo dorme si piega. Io sembro inerte. E pure son come zolla al sole. S’aprono in me viole oscure di sogni, ardenti flore d’un incantato maggio. Porto io forse un messaggio d’amore?... Di pace un senso pio per ogni vena io sento. Sono io forse strumento di Dio?... La Sfinge dolorosa sul tuo mortal destino come suggel divino si posa;

Così la fede dei mortali hai scossa? Così fatta hai la terra al ciel rubelle? Oh! lotte, oh! pugne, onde ogni zolla è rossa! Oh! il gran trofeo d'una fanciulla imbelle! O eroe de la Ragione, o Re dei forti, Torna meglio a regnar fra l'ombre e i morti!

¹ Questa è opinione di Pitagora E la terra! Ogni zolla contiene la cenere del cuore di un eroe. I nostri passi sono su la polvere dei grandi... i passi di noi più meritevoli di andare sepolti sotto la polvere! Solo lo straniero conosce le nostre storie, e pieno di reverenza teme ad ogni orma che muove si sollevi dalla terra una voce che gridi: codardo, perchè calpesti un valoroso? Va pur franco, straniero, chè ogni avanzo di vita sia bene spento sul limitare della morte, questi tramonti conoscano crepuscolo; dai sepolcri esca grido di trapassato, dove non ve lo ponga il valore, o la piet

Povero Augusto! E parmi ora, pensando alla tua tomba così presto scavata, alla zolla che ha seppellito le tue giovani illusioni in una terra avarissima a te d'affetti e di lagrime, parmi che tu t'apponessi al vero e non mettesse proprio il conto in quell'et

Ad un tratto, da l’imo, in un minuto Di risveglio, di gioia o di pazzia, S’agita e vibra ne l’essenza mia Un’altra anima, un’altra.... e tosto il muto Cerebro scoppia in magiche parole, Germinando qual zolla a primavera, Alto assurgendo, da la notte nera, A la divina maest

Intanto nella pienezza dell'orrore infuriava sopra le loro teste la procella: ma la rabbia degli elementi scatenati comparisce solenne, degna affatto dell'attenzione di chi osserva; sembrano giganti che non si possano distruggere, i quali sieno venuti nei campi del cielo meno per isfidarsi a morte, che per far prova del proprio vigore; ora prevale questo, ora quello, finchè stanchi della lotta si partono senza vittoria per ritornare quando che loro ne prenda vaghezza a nuovo esperimento: non così della rabbia degli uomini; ogni atto di loro è via di distruzione; piccoli e feroci offrono la immagine di un brulichio di formiche impazzite, intente a divorarsi intorno ad una zolla di terra; la morte, che vi tiene levato un piè sopra, si rimane maravigliando a considerare quanto ferva in questi corpicciuoli il furore di estinguersi senza l'opera sua.

Ho io due vite in me, che l’una preme l’altra, e l’invigorisce con midolla occulte, ed è per essa al par di zolla che vegli o incalzi il maturar del seme?...

Si va a vedere, seguendo le nostre salmerie. Il luogo è adatto e grazioso; una selvetta che par pettinata mezz'ora prima dalla madre natura, tutta a masse ben distribuite, tutta viali, sentieri, redole, andirivieni, che paion tracciati a disegno. Fatti un cento di passi, ecco una bella radura, con una fontana nel fondo, certamente più alta di tutte quelle che danno origine al fiume. Sgorga l'acqua da un fiorellino, tra ciuffi di felci e capelveneri; zampilla, gorgoglia, sussurra per un po' di cammino fra i sassi, andando a far lago in una buca di forse due metri, che s'è scavata nella zolla del prato; donde poi straripa e scivola a valle, immollando per un buon tratto il terreno. Acqua limpida e fredda, dove la signorina Wilson è gi