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Duravano tuttavia le proteste contro il dominio straniero, ma si limitavano a maledire o beffare il governo, eludere le leggi, burlarsi della dabbenaggine di qualche Tedesco, degli spropositi italiani dei Croati, a canzonare la ingenua semplicit

Il tedesco invece più avanzato di tutti in et

Egli credeva di conoscere a fondo le lingue straniere, ma giunto in Francia, s'accorse che non sapeva il francese; toccato il suolo germanico, dovette convincersi che non c'era anima viva che capisse il suo tedesco; al di qua delle Alpi, fu costretto a riconoscere che nessuno intendeva lui e ch'egli non intendeva nessuno. Ciò lo metteva in qualche imbarazzo circa alla sua missione a Valduria.

Il vecchio negoziante tedesco vi aveva avuto il suo giuoco dei birilli; ma l'erba era cresciuta sul terreno, l'ombra era diventata più fitta in mezzo ai grandi alberi.

Questo manoscritto si rinvenne in una cella del monastero dei Benedettini di Catania, il giorno che un tedesco ospitato e affetto da una mite pazzia, fu trovato cadavere informe sulla spianata del campanile, dove la sua caduta dall'alto della cupola era stata arrestata.

»Prima di essere ridotto nella miseria presi servizio nell'armata della repubblica veneta; comperai un grado... ero alla guerra da qualche mese, quando mia moglie fuggì con un ricco condottiero di un reggimento tedesco, che da poco era giunto ove ella si trovava.

Il Ferpierre rammentava molto bene questo giudizio del poeta tedesco: poteva la morta citarlo senza sentirlo appropriato a stessa? E il dubbio che egli aveva espresso al Vérod cominciava a prendere consistenza.

Parlò prima della sua famiglia. La madre di suo padre era candiota, e suo padre Francesco Zola, di Treviso. Dopo la pubblicazione dell'Assommoir egli ricevette dal Veneto parecchie lettere di parenti lontani che non conosceva. Parlò con amore di suo padre. Era ingegnere militare nell'esercito austriaco; era assai colto; sapeva lo spagnuolo, l'inglese, il francese, il tedesco; pubblicò vari scritti scientifici, che lo Zola conserva, e ce ne mostrò uno con alterezza. Non ricordo in che anno, ma ancora assai giovane, lasciò il servizio militare e si mise a far l'ingegnere civile. Andò in Germania, dove lavorò alla costruzione d'una delle prime strade ferrate; poi in Inghilterra, poi a Marsiglia, donde fece varie escursioni in Algeria, sempre lavorando. Da Marsiglia fu chiamato a Parigi per le fortificazioni. Qui si ammogliò e qui nacque Emilio Zola, che rimase a Parigi fino all'et

Allora si è fermato. Sanguinava. Bestemmiò in tedesco e mi diede un pugno tremendo, qui. Guarda! Graziella si scoprì il seno, singhiozzando. Io non vidi bene, ma sentii sotto le dita una tumefazione sul bel seno eretto morbido e ben tornito. Vieni, amore! Sono tua! Lavami, lavami, con tutti i tuoi baci! Lavami tutta! Voglio che tu mi lavi tutta con la tua cara bocca italiana!

Questo faremo; ma voi, Sire, non ci mancate all'impresa: nel sapere scegliere il momento è riposta la somma delle cose; ed ora è il momento: ora che la Russia spossata da una lotta sanguinosa, travagliata negli eserciti dalle opinioni e da' morbi, screditata in faccia all'Europa, ha d'uopo rifarsi col riposo e riordinarsi: ora che la Prussia è agitata da terrori di sommosse all'interno, e costretta a serbar le sue forze per una guerra che un colpo di fucile belgico può rompere da un momento all'altro: ora che l'Inghilterra è condannata all'inerzia, finchè non sia consumata la gran lite della potenza popolana e della feudale aristocrazia. E la nazione francese è per voi. Or che temete? Il Tedesco? gridategli guerra: ardite guardar da vicino questo colosso, composto di parti eterogenee, minato in Galizia, nella Ungheria, nella Boemia, nel Tirolo, nella Germania; e che non è forte se non dell'inerzia, e perchè altri è debole. Gridategli guerra e assalite: l'assalitore ha immenso vantaggio sul suo nemico. Una voce ai vostri, una voce alla Lombardia, e avanzatevi rapidamente. L