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«Ohe! gridò allora sorgendo a mezzo, la campana di C.... stormeggia, e questo è il corno! Signore aiutatemi!» E balzando dal letto, senza stare a cercar co' piedi le pianelle, corse a spalancar la finestra; ma di subito preso da più stretta paura, riaccostò le imposte e le tenne socchiuse, quanto potesse guardar fuori con un solo occhio.

Roberto dormì tutto d'un fiato sinchè la luce del giorno, penetrando nella camera attraverso gli spiragli delle imposte mal commesse, venne a svegliarlo ad un tratto. Balzò dal letto, si vestì a mezzo, e corse a spalancar la finestra. Maria aveva avuto ragione. La prospettiva era bellissima, e una leggera nebbietta che velava i piani più bassi del quadro non faceva che dar risalto maggiore all'insieme. Non era lo spettacolo imponente che Roberto aveva goduto in qualche punto dell'Alta Italia, ove le Alpi cinte di nevi fanno cornice ai boschi d'abeti e ai torrenti impetuosi; era una natura calma e serena, che attraeva e riposava lo sguardo. La casa sorgeva sopra una collina abbastanza elevata; a destra e a sinistra si vedevano altre collinette, dietro a cui spuntava qualche cima più ardua, più nuda, che lasciava indovinare i prossimi Apennini. Di fronte, verso levante, si stendeva a perdita d'occhio una pianura ubertosa, seminata a cereali ed a canape e frastagliata di mandorli, di viti, d'ulivi. mancavano altri alberi, che con l'abbondante fioritura davano larga promessa di frutti. A capo di lunghi filari di pioppi o in mezzo a brune macchie di cipressi biancheggiava qualche casinetto di campagna illuminato dai primi raggi del sole. Qua e l

Ma a grado a grado uno straordinario languore m'aveva invaso. Non mi restava che salire nella mia camera, e abbandonarmi sul letto, annichilito dal pensiero di quelle otto ore di attesa. E montai, e m'abbandonai. Ma quella positura m'era insopportabile. Mi fu forza levarmi; e aprire, spalancar la finestra, e mettermi a passeggiar su e giù per la stanza. Un supplizio.

Era la folla dei bellimbusti, dei gaudenti, delle femmine, degli uomini di penna e di spada che passava incessantemente per la casa, dando l'impressione di sbatacchiar tutte le porte, di spalancar gli usci e le finestre; cosicchè pareva che il conte e suo figlio fossero essi medesimi ospiti fra gli ospiti; e tutti comandavano; e i domestici non sapendo a chi obbedire, badavano ad arrotondare il gruzzolo; e la tavola era apparecchiata la mattina, il giorno, la sera, la notte.

Non c'era bevere acquavite o rhum, portar doppie calze di lana, camminare e saltare, io li avevo sempre gelati. Un giorno mi lamentavo di questo incomodo con un vecchio garibaldino d'un altro battaglione, un povero diavolo, contadino di origine, che mi aveva reso qualche servigio, ma non mi conosceva più che tanto. Lo vedo spalancar gli occhi e dirmi: "Ma diavolo!

Il signor commendatore non dormiva; vegliava, ma colla mente assonnata e senza aver coscienza di ciò che gli stava dintorno. Il fruscìo delle vesti di monna Zita e l'immagine di lei, che venne d'improvviso a pararglisi davanti, gli fecero spalancar gli occhi e tornare lo spirito alle cure del presente. Che è? domando egli, scuotendosi. Signora Zita, è proprio lei? Son io, signor padrone, son io.

Sulle prime non sa credere a stessa: un ah! uno spalancar degli occhi, un tender le braccia, rivelano la maraviglia ond'è inondata: poi balza dal suo scannello, si avvicina al frate.... Momenti così fatti non hanno parole; e il muto linguaggio non esprime altro, se non che la piena dell'affetto impedisce di manifestare l'affetto. Quando poi riebbe le parole, O padre!

Attraversato, il deserto cortile, salirono per uno scalone trionfale, adorno di statue polverose e monche, rappresentanti gli Dei dell'Olimpo, alle spaziose anticamere; l'unico servo, che vi dormicchiava da quattr'ore, si levò su dalla cassapanca, spaventato dal loro comparire; ma appena li ebbe riconosciuti, corse innanzi a spalancar le porte degl'interni appartamenti; e, annunziatili, mise dentro al segreto gabinetto della nobilissima sua padrona il consigliere Zebedia e il padre Apollinare.

Quanto a me avevo un gran scrollare il capo, o spalancar tanto d'occhi quando ero colto col cervello in processione non ci guadagnavo nulla, assolutamente. La luna di miele durava da molte lune, senza che la più lieve ombra avesse mai oscurato i nostri volti innamorati.