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Aggiornato: 6 maggio 2025
Una cortigiana, certa Lelia, avéva mandato a memoria qualche parola greca, che ripeteva continuamente con un accento romano; Marziale le dice: «Quantunque tu non sii nata nè a Efeso, nè a Rodi, nè a Metilene, ma in una casa dei sobborghi patrizii, quantunque tua madre, che mai non conobbe cosa volesse dir lavarsi, sia nata presso gli Etruschi dalla carnagione olivastra, e che quel rustico di tuo padre sia originario della campagna di Aricia, tu impieghi a qualunque proposito questo dolci espressioni greche: vita mia, anima mia!
Ma non ha visto Torino chi non ha visto i suoi sobborghi, ciascuno dei quali ha un carattere suo proprio, non abbastanza osservato, forse, neppure dagli stessi Torinesi. C'è da fare un giro curiosissimo, partendo da San Salvario, e andando su per l'antica piazza d'Armi e per il Borgo San Donato, fino a Borgo Dora. Il Borgo San Salvario è una specie di piccola «city» di Torino, dalle grandi case annerite, velato dai nuvoli di fumo della grande stazione della strada ferrata, che lo riempie tutto del suo respiro affannoso, del frastuono metallico della sua vita rude, affrettata e senza riposo; una piccola citt
Queste cifre sono officiali; ma vanno controllate medesimamente che quelle del censimento del 1774, nel quale per un malinteso interesse delle loro chiese, i parroci fecero riveli per 216,000 anime, compresi i sobborghi di S. Lucia e di S. Teresa, dei Colli e di Bagheria, ed esclusi 6000 ecclesiastici: rivelo così sorprendente da eccitare i patriottici ardori del Villabianca, che esclamava: «Faccia Dio onnipotente colla sua infinita beneficenza portare avanti siffatto aumento costantemente nell’avvenire, e un anno miglior dall’altro, a gloria del suo servizio ed a vantaggio di essa metropoli!». Così i parroci potevano di buona fede nel 1774 far credere al loro ordinario, Monsignor Filangeri, stragrande il numero delle anime commesse alle loro cure; e nel 1798, forse accortisi dell’errore di ventiquattr’anni prima, o forse insospettiti della fiscalit
Cinque mesi dopo il delitto, il pompiere Bobi Carminati era divenuto famiglio in uno dei sobborghi più lontani di Firenze, e sotto la dipendenza del Capitan Bargello di Brozzi.
Altri insaccano i voluttuosi profumi di tiglio dei sobborghi di Milano. Dovunque ferve il lavoro. Via, non perdere tempo, gonfia quell'otre di tutti gli odori salati, salubri, verde-azzurri di questo piccolo golfo di Zoagli! Tu, riempi fino all'orlo, tieni ben chiuso, porta in alto e su a tutta velocit
Dopo la siesta, andai a ricercare i miei due compagni, che mi condussero nei sobborghi della citt
Infilammo la viuzza, passammo da quella in un'altra, da questa in una terza, sempre salendo, senza ch'io vedessi nulla di straordinario, per quanto guardassi curiosamente da tutte le parti. Strade strette, case meschine, vecchie addormentate sugli scalini delle porte, mamme che spidocchian bambini, cani che sbadigliano, galli che cantano e ragazzi cenciosi che corrono e schiamazzano, e altre cose che si vedono in tutti i sobborghi; in quelle strade non c'era nulla di più. Sennonchè, via via che salivamo, l'aspetto delle case e della gente s'andava mutando: i tetti più bassi, le finestre più rade, le porte più piccine, gli abitanti più cenciosi. Nel mezzo d'ogni strada correva un rigagnolo dentro un letto in muratura all'uso arabo; qua e l
Ligella spela i suoi avvizziti incanti: «se ti resta un qualunque pudore, le grida Marziale, cessa di strappar la barba ad un leone morto». La maggior parte delle cortigiane non erano Greche, esse non venivano da molto lontano, e molte ne uscivano dai sobborghi di Roma, dove le madri le avevano vendute alla crapula.
Il treno si lanciava sotto la bella luce del tramonto tingente di carnicino gli edifizii dei sobborghi di Genova e poi la conca azzurra del porto, reticolata d'alberi di navi, ingombra di barchi massicci. Chi era lo sconosciuto?
Fra le segrete istruzioni che vennero date dal De Leyva a Dom Lorenzo Mugnez appena fu nominato Governatore, la principale era quella di sguarnire Como di difese, e guastarne e demolirne il più ch'ei potesse le fortificazioni, compiendo però tutto questo di maniera tale che apparisse fatto a solo interesse del governo del Duca, adducendone sempre motivi che valessero a togliere dall'animo dello Sforza ogni sospetto di causa opposta al proprio vantaggio. Infatti, dopo brevissimo tempo da che Mugnez Pedraria era Governatore, accadde che Gian Giacomo Medici, vinta e sconfitta la flotta Ducale, pervenne colle proprie navi sotto le mura di Como, mise a fiamme i sobborghi della citt
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