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Aggiornato: 20 giugno 2025
E sulla fronte a ciascuno splendeva un segno di missione speciale: un segno che sulla fronte al Britanno diceva: Industria e Colonie; sulla fronte al Polacco: Iniziazione Slava; sulla fronte al Moscovita: Incivilimento dell'Asia; sulla fronte al Germano: Pensiero; sulla fronte al Franco: Azione; e così di Popolo in Popolo.
Regina di Serbia, stanotte scordasti, per l’ore solenni, la veste di rosso broccato?... Purpurea qual sangue di vinti è la tunica slava che avvolger ti dee, prima schiava d’un torbido regno, di patria ne l’ore solenni. Ma gli ebbri soldati, o superba, ti preparano, ti preparano, col piombo, la tunica Serba.
Erede del genio della razza slava, mosso da sentimenti impetuosi e troppo vicini ai primitivi istinti, Zakunine era anche infermo di quell'isterismo che la moderna scienza delle malattie nervose ha trovato non essere più doloroso privilegio del sesso femminile. Di lui, della tumultuosa sua gioventù si narravano cose veramente incredibili.
[Nota 48: Orig. Zmeu. Forse non c'è cosa che piú sovente dei draghi s'incontri nei canti e nelle fiabe popolari rumeni; ai quali un guerriero, un uomo valoroso è un drago; drago un cavallo forte e veloce al corso. Anche ai Serbi, drago (Zmei) vale uomo fiero, prode, terribile: anzi, nella mitologia slava, col suddetto nome si designa spesso qualche iddio, per es., quello del fuoco. Draghi e dragonesse hanno i Bulgari, presso i quali mutansi talvolta in orsi in pesci ed in uomini. DOZON, Chansons popul. bulgares inedites, ediz. citata. Altrove occorrono in vece uomini trasformati in dragoni. DULAURIER, Les chants pop. de l'Arménie, in Revue des deux mondes, 1 avril 1852. In un canto (pesma) della Macedonia, Alessandro il grande è generato da un drago; ed anche un'antica favola greca, riferita da Luciano, lo disse nato da un serpente, come di un serpente fu, tanti secoli dopo, creduto prole l'albanese Giorgio Castriota. DOZON, Rapports sur une mission littéraire en Macedonie, Paris, 1873, p. 42. G. MASPERO (Contes pop. de l'Egypte ancienne, Paris, 1882, p. 42) fa menzione d'altro drago che parla veramente bene ed è signore d'un'isola incantata. Certa fiaba calmucca narra d'un drago ch'è una pasta di zucchero. Sono alquanto simili ai draghi le Koutchédras degli Albanesi, le quali hanno un po' dell'uomo ed un po' della bestia. Circa i draghi e le dragonesse delle fiabe e novelline pop. ital. e specialmente siciliane, vedasi la dotta prefaz. di G. PITR
Al primo piano in un cucinone pulito troviamo una slava piangente impaurita che si precipita ai miei piedi. La rialzo e battendole sulla spalla dolcemente la tranquillizzo. Viso banale, pallidissimo, piccoli occhi celesti e capelli biondo sporco, tirati sulla nuca. E' di Lubiana. Ha una camicetta di velluto a righe gialle e nere, grembiule nero e gonna verde.
Guarda Sonia con la coda dell'occhio. (riavvicinandosi a lei) Esemplare grand prix! Non sciarade, non rompicapi psicologici, non scenografia intellettuale!... Origine slava, con radici nel vecchio semplicismo analogo. Trasmigrazione casuale, come d'un sughero in balia del mare. Acclimatazione per inerzia. Intelligenza primitiva. Capacit
Sotto la chioma d’ôr fina e fluente Sei tutta bianca, e le rosate nari Vibran nervosamente: Dice il labbro serrato: «Io penso e voglio:» Dice la fronte non curvata mai: «Io nacqui al lauro e al soglio.» .... Senti. È ver che sei morta, o bionda Slava, Che tesori d’ingegno a noi portasti Dai ghiacci di Poltawa;
Fu slava, e latina. Dell’intelligenza slava possedette l’intrepida logica e la furia mistica: del temperamento latino, la morbidezza del tatto, il senso dell’equilibrio, l’ala della poesia. Da tali elementi, fusi nel crogiuolo del più assoluto ardore di dedizione che mai avvampasse in creatura femminile, risultò il capolavoro umano ch’ella potè incarnare.
Parola Del Giorno
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