United States or Kiribati ? Vote for the TOP Country of the Week !


Gli anni passarono, e la contessa Fiorenza d'Arda, il principe Alessio Zakunine e Alessandra Natzichev si cancellarono a poco a poco dalla memoria degli uomini. I proprietarii dei Cyclamens avevano pensato dapprima di mutare il nome della villa temendo che il triste ricordo non impedisse che altri la volesse abitare; ma, alla nuova stagione, un Inglese la richiese espressamente per la curiosit

E come vide che dagli occhi di Zakunine grondavano lacrime, come vide il pianto di quell'uomo dal cuore di ferro, anch'egli pianse alfine. L'anima di lei è qui presente, disse il principe. La sua voce non era rotta da singhiozzi, il suo pianto era queto e dolce. Disse ancora: Sia sempre beata e benedetta. Il pianto del giovane era tempestoso. Roberto, voi siete buono. Grazie!... Addio!...

Erede del genio della razza slava, mosso da sentimenti impetuosi e troppo vicini ai primitivi istinti, Zakunine era anche infermo di quell'isterismo che la moderna scienza delle malattie nervose ha trovato non essere più doloroso privilegio del sesso femminile. Di lui, della tumultuosa sua gioventù si narravano cose veramente incredibili.

Per trascrivere quelle parole ciascuna delle quali doveva offenderla come un insulto e spaventarla come una bestemmia, per riconoscere che Zakunine aveva ragione, bisognava che ella si condannasse senza più scusa, che si giudicasse perduta senza più speranza.

La confessione del loro amore, che la giovane aveva affrettata e il principe contrastata, aggravava realmente o migliorava la loro condizione? Nel pubblico le opinioni continuavano a dividersi. Se la contessa, senza amare più Zakunine, sperava ancora di potere restare con lui rispettata e protetta, il dover rinunziare a quest'ultima lusinga poteva aver colmato la misura e determinato il suicidio. Ma contro questa supposizione stava il nuovo amore di lei per il Vérod: amando anch'ella un altro, non doveva rallegrarsi della nuova affezione del principe? Ciò pareva tanto più certo, quanto che l'amicizia fra la morta e il Vérod non aveva potuto, secondo i più, restare innocente. Pochissimi credevano alla purezza del loro sentimento; il giovane doveva essere stato l'amante felice della dama italiana, senza di che quale interesse lo avrebbe spinto all'accusa? Era credibile che, amandosi, con la libert

E mentre la figura di lei restava così sotto una fosca luce, i denigratori di Zakunine, senza ricredersi del tutto, riconoscevano la sua innocenza. Non si ricredevano interamente perchè vedevano lui all'origine di tutti quei danni; della sola materiale responsabilit

Se questa era la giusta spiegazione del sentimento di Zakunine, quale effetto doveva essersi prodotto nell'animo della contessa? Amando anch'ella un altro uomo, poteva essere stata gelosa della nihilista e per gelosia impotente darsi la morte? Non si poteva credere. Al contrario: la certezza che il principe era d'un'altra doveva averle procurato, nonostante la seriet

A queste notizie il Ferpierre accolse un dubbio grave. Zakunine e la nihilista avevano uccisa la contessa per impossessarsi del suo denaro?... Il sospetto, a priori, non era irrecusabile. In casa della morta si erano trovati molti valori; ma ella era tanto ricca che forse ne aveva potuto possedere, l'ultimo giorno, per una somma maggiore.

Se l'autocrate si fosse trovato sul battello naufragato, la sua morte nel punto che da tante parti gli audaci scendevano in armi avrebbe forse segnato il principio della fine; ma, per un improvviso mutamento, la Corte aveva seguito la via di terra, e allora le parziali rivolte erano state soffocate nel sangue: dei capi, solo Zakunine, rimasto lontano, sopravviveva.

Allora il Vérod si rammentò delle parole del principe. È morta. Ma come, dove e quando? Zakunine non lo aveva spiegato, egli aveva pensato a chiederlo. Era ella morta di morte naturale o violenta? Si era uccisa, o come Alessio Petrovich, e prima di lui, era tornata in Russia a lasciarsi condannare?