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Nancy sorrise. Lei può parlarlo, ma io posso non comprenderlo. Però lo comprese assai bene. Egli le disse che slava scrivendo per la «Fortnightly Review» un saggio critico sulle poesie di Nancy, con una traduzione in prosa di alcune delle liriche; e desiderava di chiudere l'articolo con un «aperçu» delle sue mire e dei suoi intenti... Che cosa scriveva adesso?

La Kuliscioff è stata la prima nichilista che ho conosciuto. Le venni presentato da Benoit Malon, a Lugano, quando il comunardo scriveva, se mi ricordo bene, la Revue Socialiste, l'organo massimo, in allora, delle alte intelligenze dell'emigrazione rivoluzionaria. La Kuliscioff poteva essere intorno ai venti anni. Mi parve una vergine slava.

Rotta appena a occidente dalla stretta zona che si stende da Vienna a Innsprück, a oriente dalla Moldavia non germanica, e avversa essa pure per le sue genti smembrate all'Austria, la circonferenza dell'Impero Habsburghese è slava e da quella larga zona di circonferenza partono raggi che solcano in ogni direzione l'interno.

Il pericolo, checchè altri abbia scritto, non esisteva allo iniziarsi dell'agitazione slava: fu creato dalla falsa immorale politica adottata dalle monarchie. Il moto slavo sorse, come il nostro, spontaneo dagli istinti e dal giusto orgoglio dei popoli, dai germi di futuro cacciati nelle tradizioni storiche e nei canti popolari, dagli esempî d'altre Nazioni, dal destarsi d'idee che volevano e non trovavano libero sfogo, dalla coscienza svegliata al senso d'una missione da compiersi scritta nel disegno divino che informò l'Europa a fati progressivi comuni. Cagioni siffatte s'avvivano sempre a un alito di libert

Al nord la Federazione slava, frapposta fra la Russia e la Germania e alla quale, svelta dall'Impero d'Austria, potrebbe aggiungersi l'Ungheria, sarebbe a un tempo tutela alla Germania contro il predominio russo, tutela alla Francia e all'Italia contro il minacciato predominio teutonico: alleata agli Slavi non amici della Germania, l'Italia minaccierebbe, occorrendo, con essi l'invasore alle spalle.

Io sono friulana, signor tenente, sono italiana. Nel paese dicono che sono slava, non è vero. Mio nonno era di Aviano. Ho ospitato questa povera diavola, per carit

Tra questa zona, popolata d'un dodici milioni di slavi, e la zona superiore e continua, slava anch'essa, che dalla Galizia s'espande da un lato alla Moravia e alla Boemia, dall'altro alla Polonia per raggiungere attraverso il Ducato di Posen e la Lituania il Mar Baltico, s'interpongono, impedimento provvidenziale alla realizzazione della sognata unit

Dire che ella nacque a Gatskina, in Russia, nel 1846, da madre slava e da padre italiano (un Mazzini, che si era rifugiato col

Ajutatrice del sorgere degli slavi illirici e di quelli che costituiscono gran parte della Turchia europea, l'Italia acquisterebbe, prima fra tutte le Nazioni, diritto d'affetto, d'inspirazione, di stipulazioni economiche coll'intera famiglia slava.

L'energia slava della testa spiccava maravigliosamente su quel piedestallo di trapunto e sullo sfondo di cuoio cesellato della tappezzeria. La Baronessa sedeva, molto allungata, su una poltrona, con un braccio penzolone. Fumava una sigaretta di tabacco orientale ed un molle sorriso sfiorava, tra le fresche gote carnose, le tumide e rosse sue labbra.