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Aggiornato: 11 maggio 2025


[Nota 48: Orig. Zmeu. Forse non c'è cosa che piú sovente dei draghi s'incontri nei canti e nelle fiabe popolari rumeni; ai quali un guerriero, un uomo valoroso è un drago; drago un cavallo forte e veloce al corso. Anche ai Serbi, drago (Zmei) vale uomo fiero, prode, terribile: anzi, nella mitologia slava, col suddetto nome si designa spesso qualche iddio, per es., quello del fuoco. Draghi e dragonesse hanno i Bulgari, presso i quali mutansi talvolta in orsi in pesci ed in uomini. DOZON, Chansons popul. bulgares inedites, ediz. citata. Altrove occorrono in vece uomini trasformati in dragoni. DULAURIER, Les chants pop. de l'Arménie, in Revue des deux mondes, 1 avril 1852. In un canto (pesma) della Macedonia, Alessandro il grande è generato da un drago; ed anche un'antica favola greca, riferita da Luciano, lo disse nato da un serpente, come di un serpente fu, tanti secoli dopo, creduto prole l'albanese Giorgio Castriota. DOZON, Rapports sur une mission littéraire en Macedonie, Paris, 1873, p. 42. G. MASPERO (Contes pop. de l'Egypte ancienne, Paris, 1882, p. 42) fa menzione d'altro drago che parla veramente bene ed è signore d'un'isola incantata. Certa fiaba calmucca narra d'un drago ch'è una pasta di zucchero. Sono alquanto simili ai draghi le Koutchédras degli Albanesi, le quali hanno un po' dell'uomo ed un po' della bestia. Circa i draghi e le dragonesse delle fiabe e novelline pop. ital. e specialmente siciliane, vedasi la dotta prefaz. di G. PITR

Intanto l'Italia, che sta per sorgere, prosegue coll'Egitto l'antico commercio e le sapienti relazioni: Rosellini ne disegna forse le tavole migliori, Belzoni e Caviglia penetrano nelle Piramidi e scoprono le tombe degli antichi re: Servolini, un mio compatriota, succede a Champollion e tenta superarlo nella interpretazione dei geroglifici. Passalaqua riporta a Torino la prima mummia: ieri un altro italiano, l'illustre Maspero, disseppelliva quella del grande Sesostri, il conquistatore centenario, e ne leggeva nelle fascie l'iscrizione al mondo meravigliato. Ad Alessandria e al Cairo la colonia italiana se non la più numerosa è la più importante: oltre l'Egitto altri italiani s'inoltrano. Piaggia, Antinori, Gessi risalgono il Nilo e origliano e stringono le ciglia verso il centro dell'Africa. Ma la gloria di traversarla sar

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