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Non chiedo altre spiegazioni e vo su nella sala d'ordini: tutti gli ufficiali leggono pacificamente i giornali; qualcuno si scalda al camminetto: ciò non mi produce alcun senso, gli avevo veduti usare in tal modo nelle circostanze supreme, possono fare così anche ora! ragioniamo con alcuni altri coi due bassi ufficiali che hanno accompagnato il colonnello di stato maggiore che fa da parlamentario: con nostra maraviglia li troviamo istruitissimi: ci parlano con rispetto degli Italiani, ci dicono francamente che senza di noi sarebbero andati a Lione, ma ci dichiarano con altrettanta franchezza, che da noi non si aspettavano simile ingratitudine, da noi che eravamo andati a Venezia soltanto per dato e fatto della Prussia.

Tu sola, o santa poesia, sei vera, Che il vivo senso delle morte cose E i tenui affetti susciti In mezzo all'ombre, ai sassi, alle nemiche Care al Silenzio e d'ogni ben gelose Invidiose ortiche. Ove manchi il sospiro di Natura, Irrigidite larve e di cuor vuote Stan le passate immagini Di questa labil vita, che si oscura Di giorno in giorno in disperato oblìo. Amor, luce di Dio, le scalda e scuote.

El sole scalda e illumina, e col caldo suo fa germinare la terra: cosí questi miei dolci ministri, electi e unti e messi nel corpo mistico della sancta Chiesa a ministrare me, Sole, cioè il Corpo e il Sangue de l'unigenito mio Figliuolo con gli altri sacramenti e' quali hanno vita da questo Sangue, essi el ministrano actualmente e ministranlo mentalmente, cioè rendendo lume nel corpo mistico della sancta Chiesa.

Sacro pastor, che la tua greggia umile, di caritade acceso e d'Amor pieno, guidi fuor del mortal camin terreno, per ricondurla al suo celeste ovile; se 'l ben'oprar ti rende a Dio simile, or che raggio divin le scalda il seno, ricevi o Santo nel tuo pasco ameno questa tua pecorella errante e vile;

La scuola sola poteva dare il rimedio a tanto male. Nella scuola l'anima del fanciullo si scalda dei primi entusiasmi come un ferro alla forgia. Gli uomini e i paesi che impara ad amarvi esso li amer

Era uno dei primi giorni di febbraio, nell'anno di grazia 1857, ed era, a mal grado della stagione, una bella giornata. A Genova le belle giornate, anco nel cuore dell'inverno, sono la cosa più naturale del mondo. Il cielo è sereno; il sole non si contenta di mostrarsi in tutta la sua splendidezza, ma vi scalda sovrammercato; l'aria è tiepida, sarei per dire balsamica. E perchè no? In questa citt

Questo sole, non partendosi da la ruota sua, cioè che non si divide, lume a tucto quanto el mondo e scalda a chiunque da lui vuole essere scaldato; e per alcuna immondizia questo sole non si lorda, e il lume suo è unito, come detto t'ho. Cosí questo Verbo mio Figliuolo, con el sangue dolcissimo suo, è uno sole, tucto Dio e tucto uomo, perché egli è una medesima cosa con meco e Io con lui.

E mentre la raggiante visïone Sfolgora a me dal nudo del sereno, Mi scote e m’apre trionfando il seno Il ruggito selvaggio del leone. Non più, sotto il gran Sol che scalda e alluma Le sue grigiastre forme L’opificio respira e romba e fuma. Alto è il meriggio, e l’opificio dorme. Stagna dovunque la tristezza morta Del lavoro spezzato.

Settembre è il più bel mese dell'anno soggiunse il dottorone, seguendo il corso de' suoi pensieri i poeti dicono l'aprile, ma non è vero. In aprile piove troppo, i campi non hanno spighe, gli alberi frutti, le viti sono sfrondate, il sole non scalda, nevica qualche volta! Maggio è un po' meglio; abbiamo le fragole se non altro.