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Aggiornato: 9 luglio 2025
Nel mezzo era un tripode alto, che avrebbe dovuto vaporare essenze e che Berto invece aveva coronato con una larga ciotola di Murano dal bel colore turchino, dalla quale traboccavan fiori pallidamente rosei. Nuvole e nuvolette di fumo ondulavan nell'aria, dandole una lieve trasparenza azzurrognola entro la quale come velati apparivano i volti degli amici.
Mentre ella così parlava, erano escite dai loro abitacoli di legno parecchie coppie di conigli, tutti bianchi, senza la più piccola macchia di nero o di bigio, con gli occhi grandi e mobilissimi, i musi rosei, le orecchie lunghe e morbide. Vennero saltellando verso Fiordispina, ma videro quell'altro che si accostava anche lui, e scapparono tutti alla lesta. La fanciulla li richiamò, chinandosi a terra con le sue provvigioni, e quei graziosi animali, via via rinfrancati, tornarono, per avere la parte loro in quella distribuzione di foglie di cavolo. Brassica sativa, che diamine! Il nome latino sar
Donna Clara Lieti, sotto l'atrio del gran portone magnatizio, in piazza Santi Apostoli, sentì un gran freddo. Erano gli ultimi di febbraio: ma sovra, nel salone, il caminetto era acceso, tanta gente vi si agitava, sotto le lampade coperte dai larghi paralumi rosei. Giù la via era fredda, nella prima ora della sera: nè via Santi Apostoli è molto frequentata. Ella affrettò il passo, chiudendosi meglio nella sua giacchetta di lontra, abbassando la faccia sotto la veletta, stringendo le mani nel manicotto. Tutto quello che era accaduto, sopra, da Anna, le appariva molto confusamente in questo primo momento di solitudine; ma a traverso il tumulto delle sue sensazioni, ella sentiva, nitidamente, tutta l'amarezza di una delusione. Come, perchè? Avrebbe forse preferito che Giovanni Serra le avesse parlato del passato, scherzando, come qualunque altro uomo avrebbe fatto, violando, nella realt
Camminavamo lungo le case della riva, lungo il muro di un grande giardino che fu di Poniatowski, ora completamente abbandonato e selvaggio. Sulla porta di una casa sedeva la moglie di un pescatore con i suoi figlioletti che non apparivano punto pallidi di febbre, ma freschi e rosei, fra reti distese, stanghe e altri attrezzi pescherecci.
Di congiunti e d'amici altr'alme belle: Dopo il padre e la madre eranmi care: Tanto v'amava, e tanto amava io quelle, Che più tesori io non sapea bramare. Il pensier che sorride alle donzelle Di rosei serti e nuzïale altare, A me non sorridea, temendo ognora Che a te vivrei meno vicina allora.
Nella vergine veste a te le immagini spesso recai, che ti facean dal forte sonno balzar ed allungar la mano a rosei lembi ed a fuggenti chiome. "Son io mi dice una seguente voce l'ali fremente dell'amor son io, Ora che mai si oblia, quella che prima raccolsi sul bocciuol d'un rugiadoso labbro il singhiozzo d'un soave affanno, soave ancora a ricordar.
La bella donna pareva tutt'intenta nel piacere d'assaporare una pera che tagliava lentamente fra i ditini rosei bagnati dal succo. Ti ringrazio, Nino.... ma per ora non posso: forse in seguito profitterò del tuo gentile invito.
Riformare la mobilia, se non in tutto almeno in parte: tutte quelle sale tetre con quei mobili neri, roba d'altri secoli, consunti dai tarli, roba da antiquari, sostituirli con aerei, azzurri, rosei mobili di stile floreale; e bianco e oro alle pareti; e su la spianata invece di quei funebri cipressi, spianarvi un lawn-tennis, e perchè no? sostituire il vecchio e geometrico giardino all'italiana con tutti quei vasi di limoni, con tutti quei corridoi di verdura, con un vago e vario giardino all'inglese.
Piangean le cose una tristezza immensa S'alzava ovunque; si facea più densa La tenebra che ai cuori s'infiltrava. Nello sconforto che la mente aggrava I rosei sogni gi
Noi, liete madri di superba prole che va coi piè ne i fiori e il viso al sole, non lo vogliamo, su le creature nostre, il rimorso de le tue torture; non le vogliam, le viscere de’ tuoi martiri, per nutrire i nostri eroi. Coi rosei figli su le forti braccia di te veniam, fra sterpi e fango, in traccia; su te gettando, con l’amor che ignori, gioia di baci e nuvole di fiori;
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