veniam

Aggiornato: 5 maggio 2025

Dacchè pel fallo prisco doloranti Alla luce veniam, qual dolci aïta Ne' genitorï è data a' nostri pianti! In ogni coppia umana, onde la vita D'altri umani si svolge, ecco una diva Pe' figiuoletti carit

Silvio Pellico - Poesie inedite vol. I

Mi pigia, mi nasconde, m’imprigiona; Sento i rôchi respiri, Il lungo pianto che nel buio suona, Le bestemmie, i sospiri. «Noi veniam dalle case senza fuoco, Dai letti senza pace, Ove il corpo domato a poco a poco Piega, s’arrende, giace. Veniam dagli angiporti e dalle tane, Veniam dai nascondigli, E gettiam su la terra un’ombra immane Di lutto e di perigli.

Ada Negri - Fatalità

Noi, liete madri di superba prole che va coi piè ne i fiori e il viso al sole, non lo vogliamo, su le creature nostre, il rimorso de le tue torture; non le vogliam, le viscere de’ tuoi martiri, per nutrire i nostri eroi. Coi rosei figli su le forti braccia di te veniam, fra sterpi e fango, in traccia; su te gettando, con l’amor che ignori, gioia di baci e nuvole di fiori;

Ada Negri - Maternità