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Al giungere del suo parente di Gioiosa Guardia si levò l'eccelso Gian Aloise dal gran seggiolone di cuoio dorato su cui stava seduto, davanti ad una tavola lunga, coperta di quel drappo turchino che fin d'allora si chiamava "da consigli" poichè gi

Conteneva dei ricordi: una fettuccia tricolore, una palla di fucile, un mazzolino di fiori appassiti, un piccolo volumetto di Tacito, stampato a Parigi nel 1665, logoro e spiegazzato agli angoli, e finalmente un piccolo astuccio di velluto turchino sbiadito.

E dunque? Con tutto ciò avete anche voi la vostra aristocrazia. La ricchezza guadagnata, non importa come, prende il posto del merito o del sangue turchino. Come nessuno domanda da noi se gli antenati di un conte abbiano rubato del bestiame, così qui nessuno chiede se il padre d'una milionaria abbia rubato delle ferrovie. Ho veduto da Vanderbilt che quando un americano conta le sue ricchezze a centinaia di milioni, prende il suo posto alla testa della societ

Ed ecco apparire un'altra Hermina, rigida e completa, con l'occhio turchino, la chioma stoppacciosa e il sorriso d'angelo rinnovellati! Anne-Marie, vedendola, spalancò due larghi occhi e trasse un profondo respiro. Accettò con più stupore che affetto questa terza Hermina, e non la baciò. Quella Hermina morì presto, e Nancy con un sorriso trionfante ne produsse una quarta.

Quale non fu la gioia di Anne-Marie quando la medesima Hermina, collo stesso sguardo turchino, la stessa chioma stoppacciosa, lo stesso sorriso d'angelo, riapparve nella sua veste rossa dinanzi a lei! Fu baciata con frenesia. A suo tempo anche questa seconda Hermina, priva di gambe e con pendula testa slogata, fu tolta alle tenere braccia di Anne-Marie.

In un angolo del cortile v'era un gruppo d'ufficiali in turbante e cappa bianca; dalla parte opposta uno stuolo di servi, in mezzo ai quali giganteggiava un giovanotto di bellissimo aspetto, vestito tutto di turchino, alla zuava, con una lunga pistola alla cintura.

Nel mezzo era un tripode alto, che avrebbe dovuto vaporare essenze e che Berto invece aveva coronato con una larga ciotola di Murano dal bel colore turchino, dalla quale traboccavan fiori pallidamente rosei. Nuvole e nuvolette di fumo ondulavan nell'aria, dandole una lieve trasparenza azzurrognola entro la quale come velati apparivano i volti degli amici.

Ma guarda che mi vien da piangere!... Stamane l'ho veduta una certa marina, ma ero solo. Adesso sono con te. Su, su, allegria! E tu cantami, chè voglio essere assordato, tappami gli occhi, rubami quel libro di poesie e di sorrisi... Mare turchino buio, azzuolo, più che azzuolo: tinte ubbriache.... Tace anche l'onda... Tu canti: Lauda, Saona, lauda Dominum.

Il conte di Craco aveva scritto a Napoli a suo figlio Tiberio, barone di Sanza, e gli aveva dato incarico di trovare un modesto appartamento per gli emigranti. Questo alloggio fu presto trovato. La contessa aveva regalato a Bambina una veste. Perocchè la povera creatura non si era vestita fin che del panno turchino fabbricato da lei, come tutte le altre figlie del popolo.

Perchè? domandò Bruno. Lo saprai più tardi! ripetè Nicla. Stettero in silenzio qualche tempo; e Bruno levò gli occhi a fissar la donna, che appariva tutta candida sul turchino compatto del cielo. Come sei bella! disse. Ti piaccio? ella rispose. Nicla, non torturarmi! esclamò Bruno, abbassando il capo. Ella gli rialzò il volto perchè la guardasse ancora.