Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 18 giugno 2025
Quand'ebbe finito di lisciare e di piallare, compose una croce, e recatala al picco che dominava la valle, ve la rizzò alta di contro al cielo. Poi disse a Maria: Il Signore mi ha mandato una ispirazione. Prima che le nevi ci stringano d'ogni intorno, scendiamo alla casa dei pastori per vedere se possiamo attingere notizie di lei. E se nulla apprenderemo, se Dio vuole che non l'abbiamo più da vedere in terra, questa croce porter
Ma non salvarono nulla, perchè il signor Teodoro, quand'ebbe i denari in mano, pensò a fare delle grandi speculazioni in America, e scappò laggiù lasciando qui tutt'i debiti. A Santhi
E andatosi a sedere a mensa mangiò, quasi non si avvedendo di sua madre, la quale gli spezzava il pane, e gliene poneva nella tazza timidamente; paurosa di rompere quella quiete dell'animo, che gli vedeva nell'aspetto sereno. Quand'ebbe finito egli si levò in piedi; e tesa la mano a lei rispettosa, le disse che andava a dar due passi pei campi.
Lalla fece mettere la cassa in piena luce, sotto la finestra; poi inginocchiandosi per terra accanto a Lorenzo, si provò per aiutarlo, graffiandosi le manine delicate. Lorenzo piano piano, con molto garbo, ma con una lentezza che urtava i nervi, prima colla tenaglia levò i chiodi più grossi, poi; adagio, ne sollevò il coperchio: quand'ebbe finito.
Aperse il foglio, e lo spiegò; spiegato che lo ebbe, incominciò a leggere, ed anche ad aggrottare le ciglia, a batter le labbra, a sbuffare. Oh Dio! esclamò, quand'ebbe finito. Ma son pur fastidiosi! Io consigli? E che ci ho da veder io? come ho da darne io, che non ho saputo mai domandarne? Che noia! che noia!
E quand'ebbe finita e chiusa la lettera al signor Antonio Rosasco, armatore, a San Pier d'Arena, vi scrisse sopra: Urgentissima. Tutti erano assai inquieti nel fondaco. Perché la signora Maddalena si era chiusa nello scrittoio con Giacomino? Come mai? Di solito, quando andava in bestia, strillava come un'anima dannata, anche davanti alla gente, e quella volta non si udiva nemmeno la sua voce!...
E tu, disse infine quand'ebbe esaurito anche quel tema, com'hai passato il tempo? Al solito, rispose lei: qui, lo sai, non ci si può divertire certo come a Palermo. E disse quest'ultime parole con un leggiero tono d'amarezza. Allora il giovane si accorse di quella sua cera brusca, e ne fu proprio sgomento.
Quella triste melodia d'amore aveva echeggiato lungamente tra le vecchie pareti. E quand'ebbe finito, tutta la sala pareva impregnata di quegli accenti.... Al vedere quella musica sul leggìo e quel cembalo ancora aperto, il conte si sentì rabbrividire.
Il tutore, quand'ebbe messa da parte del tutto la speranza di vedere il conte far giudizio, pensando al giorno ormai vicino in cui gli sarebbe toccato rassegnargli la sostanza taglieggiata e forse perduta, intieramente aveva cominciato a cercarsi dattorno un altro sposo per la sua Elisa, che gi
Giunto che fu nello studio, tirò fuori macchinalmente da un cassetto un mucchio di carte e sedette davanti alla scrivania. Per qualche tempo non gli venne fatto di raccapezzare un'idea. Era lì immobile, coi gomiti appoggiati al piano della tavola, col viso nascosto fra le palme. I bei conforti che gli venivano da Milano! I belli incoraggiamenti a proseguir la sua via! Ma non doveva aspettarselo? Sua madre non era stata sempre così? Ebbene, è vero, doveva aspettarselo; tuttavia egli non aveva rinunciato alla speranza che a poco a poco ella fosse andata formandosi un più giusto concetto della situazione, ch'ella avesse finito col render giustizia a suo figlio. Follie! Come se una donna potesse cambiar indole a più di quarant'anni! Ma Lucilla almeno avrebbe dovuto considerar le cose da un altro punto di vista, e invece, pur troppo, era evidente che Lucilla si trovava all'unissono con la signora Federica. Roberto ebbe un momento d'abbandono, di sfiducia tetra e desolata; ma ben presto lo sovvenne la sua consueta energia. No, no, egli non aveva il diritto d'esitare, non aveva il diritto di dubitare di sè, della rettitudine della sua condotta e de' suoi propositi. Quand'anche gli mancasse ogni altro appoggio, quand'anche si sentisse come un naufrago nell'Oceano, la sua tavola di salvamento egli l'aveva. Era il lavoro. S'immerse nelle sue carte, concentrò tutte le forze della mente nella relazione che s'era prefisso di compiere in quella notte; non volle pensar ad altro, e riuscì a non pensar ad altro. Le idee che si eran fatte tanto aspettare accorsero in folla, e la forma si piegò docile ad esprimer le idee. Egli scrisse per più ore di seguito, e, quand'ebbe finito, rimase sorpreso egli stesso dell'opera sua. Gli pareva davvero impossibile d'esser lui l'autore di una memoria, che nel nitido stile acconcio agli affari riassumeva tutti i dati principali della gestione della miniera e dava una guida sicura per non ismarrirsi in un labirinto di cifre. Questa virtù della perspicuit
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca